Nei giorni scorsi grande enfasi è stata data all’attacco subito, nel pomeriggio di giovedì scorso, dall’on. Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, da parte del Presidente dell’ASPAT (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale) Pier Paolo Polizzi durante un convegno promosso dalla stessa Associazione.
Il Presidente dell’ASPAT ha parlato a titolo personale e a nome della sua associazione.
Il Coordinatore Regionale Anffas Campania E Presidente della sede di Salerno, Salvatore Parisi, non condivide le rimostranze pur ritenendo che un cambio di paradigma nella nostra regione sia improcrastinabile e che qualcosa è già cambiato.
“Si registra – afferma Parisi – una maggiore concretezza, una vision orientata sia alla razionalizzazione della spesa che all’implementazione dei servizi di eccellenza. I fatti dicono che le strutture Accreditate in Regione Campania da sempre hanno firmato i contratti delle prestazioni da erogare annualmente nel tardo autunno, lamentando l’impossibilità di programmare i servizi in maniera da assicurare alle persone con disabilità la continuità delle prestazioni durante tutto l’anno. Molti hanno la memoria corta ma le persone con disabilità, i loro familiari e gli operatori dei servizi accreditati ben ricordano le manifestazioni che ogni fino anno li hanno visti protagonisti per scongiurare l’interruzione dei servizi. La Regione, nel definire il fabbisogno per l’anno 2018, per la prima volta e come è giusto che sia, ha tenuto in debito conto le aspettative, i bisogni e i diritti delle persone con disabilità, ponendole al centro della programmazione”.
Si contesta al Presidente della Regione, nonché Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR campano di aver definito con grande anticipo, rispetto al pregresso, il fabbisogno di prestazioni riabilitative per l’anno 2018 e di aver aumentato il fondo da destinare ai servizi riabilitativi accreditati.
“A mio avviso – sostiene ancora Parisi – tutto questo va sostenuto. La trasparenza e l’osservanza delle regole – contratti firmati ex ante e non ex post – è quanto chiedono da sempre le Associazioni di categoria che vogliono contribuire al risanamento e al rilancio della sanità campana convinte che prima vengono i bisogni dei cittadini, disabili o meno che siano, e poi gli interessi particolari di chi è abituato a rimestare nella confusione”.