Queste le dichiarazioni dei sindacati: “Demagogia e populismo sono diventate le parole d’ordine dell’amministrazione comunale Francese – attacca Erasmo Venosi di Fp Cgil – Con una società in house a rischio default, si pensa a elaborare delibere ricche di sogni pindarici, ma senza possibilità di attuazione. Parlano oggi di sub ambito quando lo scrivente, appena approvata la legge regionale di riordino dei rifiuti, rappresentava Alba con le stesse potenzialità di altre importanti municipalizzate, come Salerno Pulita e Metellia Servizi per gestire in proprio il ciclo dei rifiuti”.
I lavoratori, invece, dichiarano: “È un primo passo, ma la cosa deve essere ancora costruita – spiega Franco Giaquinto, lavoratore di Alba – allo stato attuale, dalle voci che circolano, ci sono ancora debiti da pagare. Se lo statuto va modificato per mantenere l’azienda pubblica, ben venga – prosegue Giaquinto – Per nuovi servizi, però, servono investimenti perché ci sono già problemi sui servizi attuali. Per il momento mi auguro un piano industriale sui servizi che facciamo – conclude – Il futuro bisogna programmarlo, anche con gli studi di settore».