Martedì 21 Giugno 2016 tra gli appuntamenti del Festival della Letteratura di Salerno si terrà la presentazione, a Palazzo Fruscione alle ore 17,30, del libro “Il Poema di Pinocchio” – Edizione Arci Postiglione.
Una versione in poesia del romanzo “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi scritto da Biagio Bruno, un vecchio maestro elementare di Piaggine.
A parlarne durante l’incontro ci saranno Erminia Pellecchia, giornalista del Mattino, e Anna Maria Di Perna, professoressa di Italiano e Storia in pensione, che ha curato la redazione del testo arricchendola con il contributo dei bellissimi disegni dell’artista e scultore Antonio Petti e degli allievi del Liceo Artistico “A. Sabatini” di Salerno.
Nel corso del pomeriggio l’attrice Annapaola Giannattasio leggerà alcuni passi tratti dal libro.
La narrazione in prosa della storia di Pinocchio, che attraverso varie vicissitudini arriva a raggiungere la consapevolezza di sé stesso, è stata trasformata in un “poema” in quartine di endecasillabi a rima alternata da Biagio Bruno quando era già in pensione negli anni ’50, lui nato nel 1979 e morto nel 1965, dopo una lunga carriera dedicata all’insegnamento nella scuola primaria.
La figura di Bruno per l’intera comunità di Piaggine (a lui è dedicata la Scuola Elementare del Comune Cilentano) ha rivestito un ruolo importante, apportando un metodo didattico e pedagogico alla scuola elemenatre della prima metà del Novecento assolutamente innovativo, introducendo la realizzazione, a sue spese, di un giornalino, “Puerilia”, e l’avvicinamento dei ragazzi alla pratica del teatro, finanziandone le messe in scena.
La revisione del manoscritto ha richiesto l’intervento della Di Perna (che lo aveva letto da piccola, prestatole dallo stesso maestro, in formato dattiloscritto) perché negli ultimi anni della sua vita Bruno dettava il testo ai dattilografi, con tutte le imprecisioni del caso; tuttavia, l’impianto strutturale del testo poetico è rimasto inalterato, senza essere snaturato.
Una lettura divertente e interessante per bambini ed adulti attraverso cui entrambi potranno scoprire una versione nuova delle avventure di Pinocchio, magari immergendosi contemporaneamente nel periodo storico e culturale, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in cui Don Biagio, così era conosciuto da tutti, si trovò ad insegnare.