Dall’Altea, emolliente e lenitiva, alla Lavanda, dall’aroma rilassante. Dal Lino, che previene tanti mali, alla Mandragora, che accresce la ricchezza e rende assai fecondi. Dalla Salvia, che porta in sé energia ed è pregna di magia, alla Viola del pensiero, discreta e misteriosa. Sono tante le piante che, attraverso i versi e gli acquerelli della professoressa Clotilde Baccari Cioffi sono diventate protagoniste del libro “Acquerelli in versi – Suggestioni botaniche e letterarie dalla tradizione terapeutica salernitana”, edito da “Noitre Edizioni”, presentato nella “Sala Bottiglieri” della Provincia di Salerno alla presenza del Vice Presidente della Provincia di Salerno Carmelo Stanziola, che ha portato i saluti del Presidente, l’ingegner Michele Strianese, e sottolineato l’utilità del volume:” Nei versi contenuti nel libro, che presenta tante piante ed erbe, possiamo trovare dei preziosi consigli su come prenderci cura di noi stessi”.
L’introduzione del libro, realizzato su progetto grafico della “MGVISUAL” di Maria Grazia Vigilante, è stata curata dal Sindaco Vincenzo Napoli mentre la premessa è stata affidata all’Assessore alla Cultura Tonia Willburger che ha ricordato gli antichi prontuari della cultura monastica e le conoscenze mediche della Scuola Medica Salernitana:” Salerno aveva il primo orto botanico terapeutico d’Europa: il legame della pianta terapeutica alla cura del corpo e della mente è alla base della Scuola Medica Salernitana ed è di estrema modernità”. La prefazione è stata curata dal dottor Luciano Mauro, paesaggista , Direttore del “Giardino della Minerva” che ha sottolineato l’importante ruolo che ha avuto nei secoli la pittura botanica:” Ha lo scopo di far riconoscere le piante attraverso una precisa e gradevole lettura della realtà. Il 90% delle piante dipinte e raccontate nel libro di Clotilde Baccari Cioffi sono presenti nel “Giardino della Minerva”. Sono le piante officinali che noi ritroviamo percorrendo i sentieri collinari della nostra città”. La postfazione è stata curata dal professor Francesco D’Episcopo, critico letterario, già docente di Letteratura Italiana e Critica Letteraria all’Università Federico II di Napoli che ha definito il libro: ” Una silloge scientifica-poetica-pittorica. E’ un libro dedicato alla bellezza, come quella dei fiori: nessun fiore rimane mai da solo, un fiore ha sempre bisogno di altri fiori che rafforzino la sua essenza “. A recitare alcuni versi tratti dal libro, è stata la professoressa di Latino e Greco al “Liceo De Sanctis” di Salerno e regista teatrale Anna Rotunno. La professoressa Clotilde Baccari Cioffi ha spiegato le motivazioni che l’hanno portata a scrivere il suo libro:” Ho voluto scrivere le suggestioni che ho vissuto , quelle della mia infanzia , nei giardini della Reggia di Caserta, dove mio padre e mia madre mi portavano, con i prati coperti di petali di camelie; i giardini dei miei nonni paterni e quelli visitati con l’associazione “Hortus Magnus”.
Aniello Palumbo