Le presentazioni dei libri non sono mai molto affollate in libreria, luoghi deputati non solo alla curiosità dei lettori e all’acquisto dei libri ma anche a questi incontri con l’autore che generalmente non trovi così per strada, né conosciamo direttamente, ma che le Librerie cercano di far conoscere al pubblico.
Ebbene sabato 7 aprile, la Libreria “Mondadori” del Corso V. Emanuele di Salerno era gremita. Non bastavano sedie, sgabelli e più di cinquanta persone sono rimaste in piedi fino alla fine ad ascoltare e ad applaudire, ad interloquire e a fotografare , videoregistrare l’incontro con un autore speciale e appassionato di lettura e cinema.
Manlio Castagna salernitano , giovane scrittore al suo primo libro che già è una saga e presto sarà anche una serie TV, ha esordito alla regia nel 1997 con il pluripremiato corto “Indice di frequenza”, con Alessandro Haber , ma lui da vent’anni collabora e organizza il Giffoni Film Festival, dal 2007 ne è il vicedirettore artistico.
“ Si è nutrito fin da piccolo della rivista “Ciak” – ci racconta il padre presente lì in libreria- gli ho comprato la prima telecamera da ragazzino e lui riprendeva tutti noi in famiglia e realizzava i primi video e cortometraggi. Poi ha sempre letto tanto anche se la scuola non la amava molto”.
Infatti Manlio Castagna ha mangiato pane cinema e libri, e poi ha maturato l’idea della scrittura. Le centinaia di film per ragazzi che supervisiona ogni anno per il Giffoni Film Festival sicuramente lo hanno guidato nello stile cinematografico che il suo libro “Petrademone – Il Libro delle porte” riflette. Lo leggi e lo vedi in scena , è un misto di sceneggiatura e di romanzo, tra fantasy e realtà, tra immagini, sfumature, suoni, colori, vissuto interiore. Un Viaggio nell’inconscio delle paure , del dolore, della speranza.
Quest’anno con il suo romanzo fantasy “Petrademone”, Manlio Castagna ha conquistato il cuore di grandi e piccini, per il suo stile narrativo fresco, scorrevole e travolgente.
Ci ha raccontato di lui , delle sue esperienze di vita, del suo bisogno di scrivere , di raccontare e della sua scelta di farlo rivolgendosi a tutti e non solo ai ragazzi, perché Frida, nel suo libro cresce con il lettore che segue il suo viaggio interiore e di maturazione.
Un Libro da leggere da soli e in compagnia, in classe, a scuola, in vacanza, al bar. Un libro per pensare anche con la fantasia ma per riflettere sulla realtà.
I cani sono protagonisti unitamente a gli umani in questo racconto , sono quelli che Manlio ama da sempre, che vivono in simbiosi con lui, con la sua splendida compagna di vita Simona e la piccola Frida, nome della biondissima figlia ma anche della protagonista del libro.
“Un libro non ha un target preciso – ci ha detto in coda a questa serata trascorsa in libreria – anche una signora di 91 anni lo sta leggendo insieme alla nipote e aspetta di leggere gli altri “.Un modo di allungarsi la vita leggendo , ma anche di riempirla in modo sano e utile. I libri non hanno età ma passione , quella che ci accompagna sempre se qualcuno da bambini ci leggeva un libro, ci raccontava una storia e ci ha contagiato in questa magia dell’ascolto.
La voce di Cristiana dell’Anna , nota attrice napoletana, emigrata nei teatri londinesi, ora ritornata in Italia e protagonista di numerose fiction televisive, ha dato vita ad alcune pagine del libro tra gli applausi generali. La conduzione di Vincenzo Fernicola ha reso tutto molto familiare e piacevole.
Standing ovation finale con Frida che reclamava il suo papà molto emozionato dalla platea sorridente e un Border collie amico, Locklann, che abbaiava tra la folla, nato a Petrademone, luogo che esiste davvero e dove si allevano questi animali meravigliosi.
Finale con dediche sulle prime pagine del suo libro e selfie con gli amici in questo sabato pomeriggio mentre fuori una folla infinita passeggiava sul corso salernitano a festeggiare finalmente la primavera.
Gilda Ricci