“Allarme nel Cilento per la tutela degli stock ittici e dei piccoli pescatori. Un allarme che evidenzia come sia necessario promuovere con maggiore forza forme di pesca sostenibile e sul quale ho presentato un’interrogazione firmata anche dal collega Iannuzzi ai ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente. Come si apprende dalla stampa locale, infatti, la presenza di un peschereccio di grandi dimensioni che svolge la sua attività a ridosso delle coste del Parco ha suscitato notevole preoccupazione nella comunità dei pescatori.
Stando a un articolo pubblicato sul “Giornale del Cilento” in dicembre, Giuseppe Tarallo, già presidente del Parco del Cilento, aveva denunciato assieme ai piccoli pescatori di Castellabate, Acciaroli, Casal Velino e Ascea il grave impatto provocato dal grande peschereccio sull’ambiente e sull’economia ittica di quel territorio. La quantità di pesce che questa barca riesce a catturare in un giorno sarebbe infatti equivalente al pescato di un anno per un’impresa ittica artigianale. Delle preoccupazioni dei pescatori si è interessato anche Tommaso Pellegrino, attuale presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che li ha recentemente incontrati presso la sede dell’Ente.
La salvaguardia della piccola pesca locale e sostenibile è importante per la vita del Parco e della Riserva marina, lo ricordava sempre con il suo impegno che gli è costato la vita Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica Acciaroli e Pioppi. La tutela delle piccole aziende ittiche va incontro alle norme europee di settore, che incentivano la tutela degli stock ittici anche nel Mediterraneo e della biodiversità marina. Ai ministri interrogati ho quindi chiesto quali iniziative urgenti vogliano mettere in campo per valutare l’opportunità di revocare la pesca attraverso il cosiddetto sistema “volante” in considerazione del suo grave impatto sugli stock ittici, delle conseguenti ripercussioni sulle pesche locali minori e sul mercato del pesce, tanto più per le acque antistanti i Parchi Nazionali e le Aree Marine Protette, o aree SIC-ZPS.”.
Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, depositando una interrogazione su un caso di pesca ad alto impatto nelle acque del Cilento.