Per la prima volta arriva in Costa d’Amalfi la nave della legalità “Marenostrum Dike”, confiscata agli scafisti

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Per la prima volta salperà verso le rotte di Amalfi “Marenostrum Dike”, la motovela della legalità confiscata alla criminalità. L’imbarcazione, una Oceanis 473 clipper sequestrata agli scafisti, sarà protagonista di due giorni di eventi per la pulizia dei fondali marini, in programma venerdì 12 e sabato 13 aprile 2024.

Ancora una volta il Comune di Amalfi, guidato dal Sindaco Daniele Milano, è in prima linea per la salvaguardia del mare, della biodiversità dell’ecosistema marino e del patrimonio culturale, con due giornate di sensibilizzazione alla sostenibilità.

Da luogo di dolore e di sofferenza, oggi Marenostrum Dike è ‘sentinella’ per il monitoraggio ambientale e per i progetti di educazione sociale e di reinserimento lavorativo, come sottolinea il Presidente nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio.

La nave, che batteva bandiera turca quando è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza, aveva a bordo 115 migranti: donata all’Archeoclub d’Italia Nazionale – attraverso il dipartimento MareNostrum (da cui prende il nome), formato da sommozzatori e archeologi del mare – è divenuta simbolo di speranza e cultura, usata per far conoscere ai giovani, soprattutto a quelli a rischio criminalità, l’archeologia marina.

Un grande coordinamento organizzativo che coinvolge, insieme all’Amministrazione Comunale di Amalfi, anche il Ministero della Giustizia, la Marina Militare Italiana, il Corpo Militare dell’Ordine di Malta e MareNostrum Archeoclub d’Italia.

A coadiuvare le operazioni del Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania anche la Capitaneria di Porto e i volontari della Protezione Civile Millennium, con il contributo della società ISVEC Srl, responsabile del servizio di raccolta differenziata.

Un viaggio straordinario che ad Amalfi vedrà protagonisti i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile dell’Area Penale di Napoli, che hanno ottenuto il brevetto da sub attraverso il progetto “Bust Busters”, che si immergeranno con i Palombari della Marina Militare per la pulizia dei fondali marini.

Coinvolti nelle operazioni di pulizia della spiaggia anche gli studenti dell’Istituto Marini Gioia, destinatari anche di un momento di orientamento a cura della Marina Militare.

«Siamo molto orgogliosi di poter accogliere la motovela Marenostrum Dike e di aderire all’iniziativa di pulizia dei fondali che per Amalfi è divenuta un appuntamento fisso. – esordisce il Sindaco Daniele Milano – Questa volta ha un valore ancora più profondo, perché stimola esperienze virtuose e lancia un messaggio di legalità contro tutti i crimini verso l’umanità. Il mare è un elemento vitale per la nostra economia: abbiamo il dovere di preservarlo, per i nostri figli e per il Pianeta. Negli anni abbiamo creato una forte sinergia con Archeoclub: ci emoziona molto il progetto sviluppato con il Centro di Giustizia Minorile, perché significa aprire ai ragazzi un nuovo orizzonte di vita. Attraverso l’amore per il mare, hanno l’opportunità di costruire il proprio futuro attraverso azioni di recupero, socializzazione e integrazione, a fronte delle restrizioni della giustizia minorile. Insieme a loro collaboreranno anche i nostri giovani amalfitani. Spalanchiamo, inoltre, le porte dell’Antico Arsenale della Repubblica, sede del Museo della Bussola e del Ducato Marinaro per ospitare la mostra dei Subacquei e Incursori della Marina Militare, spesso impegnati non solo in operazioni di emergenza e di rimozione di ordigni bellici, ma anche nel recupero di beni archeologici».

«Saranno due giornate dedicate all’ambiente e all’ecologia e quindi volte alla sensibilizzazione della salvaguardia della risorsa mare. Il tutto verrà sviluppato insieme ai ragazzi del centro di giustizia minorile, Marina militare e corpo militare Ordine di Malta! La grande novità sarà però rappresentata dalla presenza della nostra imbarcazione la “Marenostrum Díkē”, che oltre a rappresentare un vero e proprio presidio di legalità a mare sarà anche una motovela appoggio durante le attività didattiche ed operative che verranno eseguite. La sensibilità su tematiche ambientali così complesse e delicate, sulla risorsa mare, certamente sono da sempre state un punto fondamentale per il comune di Amalfi, che ne ha fatto una propria battaglia! Con questa prima uscita della barca della legalità nel 2024 diamo il via a tutta una stagione operativa, laddove ci vedrà impegnati in più luoghi, lungo tratti di costa della penisola, con lo scopo di diffondere il concetto di presidio e salvaguardia del patrimonio mare, elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza!», sottolinea Rosario Santanastasio, presidente nazionale Archeoclub d’Italia.

«Nella cornice della collaborazione tra la Marina Militare, Archeo club Mare Nostrum e il sistema giudiziario, un gruppo di giovani provenienti dall’area penale parteciperà attivamente a un’iniziativa di pulizia dei fondali marini. L’evento, che si terrà nel Comune di Amalfi, vedrà la partecipazione di giovani provenienti da centri di recupero e reinserimento sociale, supportati da operatori del settore. Questo progetto non solo promuove la riabilitazione dei giovani coinvolti, ma sottolinea anche l’importanza della tutela dell’ambiente marino e dell’ecosistema locale. Il mare non è solo storia e presente: è soprattutto il futuro. L’utilizzo intelligente e sostenibile di questa straordinaria risorsa della natura può diventare il nuovo motore di crescita dell’economia, a cominciare dalle regioni del Mezzogiorno d’Italia, proiettate in un Mediterraneo che cambia», dichiara il Capitano di Vascello della Marina Militare, Nello Cuciniello.

«Da sempre siamo vicini alla popolazione della costiera amalfitana avendo realizzato nell’ambito della campagna di vaccinazione vari open day – evidenzia Mariano Barbi, Comandante Corpo Militare Ordine di Malta – Siamo impegnati fin dalla nascita per il progetto Bust Busters, sia fornendo sopporto medico sanitario in occasione delle giornate di immersione, sia nella fase formativa dei corsi di BLSD. Tutte le attività vengono assicurate dal personale della Unità Territoriale Campania e dal suo comandante Cap. Sergio Pappalardo».