«Vogliamo sperare si tratti solo di un incidente di percorso, un equivoco che va chiarito senza lasciare la minima ombra di dubbio. Il documento che approda alla camera – dichiara il Presidente delle Acli di Salerno Gianluca Mastrovito – che paradossalmente vuole incidere nel sostegno alla povertà, e pertanto in sé positivo, non è accettabile nella sua previsione dei tagli delle pensioni di reversibilità.
Una scelta incongruente e pesante, di sole lacrime e sangue, che ci porta indietro al governo Monti, del quale vorremmo restasse solo un brutto ricordo, di una pagina buia del nostro stato sociale. Se così fosse – continua Mastrovito – sarebbe ipotecato il futuro già cupo della maggior parte delle famiglie italiane».
«È Impensabile, con la sola ratio del far cassa, contrastare la povertà con tagli che ne creerebbero inevitabilmente altre, facendo precipitare il livello di vita di milioni di persone (ndr vedovi), già chiamati ad affrontare il distacco affettivo, che di per sé è privazione di relazione e prossimità – condizioni inevitabili di solitudine umana e povertà spirituale».
A turbare la serenità dei futuri anziani già basta e avanza la riforma delle pensioni, che sta producendo una “generazione di massa” – nelle previsioni già povera – perché destinataria di regimi pensionistici medi ormai ben al disotto della attuale pensione sociale!
Per non parlare della possibilità di legare all’isee (per il quale conta il reddito familiare e non quello individuale) le reversibilità, andando così a falsificare la “ricchezza” dei nuclei familiari.
Una situazione socialmente esplosiva e politicamente destabilizzante che bisognerebbe iniziare a disinnescare nel presente e non aumentarne la pericolosità». Questo paese corre il rischio di erodere diritti costitutivi di civiltà, aumentando sempre più il divario tra ricchi e poveri…dimenticando che non c’è cosa più ingiusta, che far parti uguali tra diseguali!