Ci sarà tempo per le analisi tecniche, che lasciamo volentieri ad altri, ma una cosa stasera l’abbiamo capita. La Salernitana è la squadra più folle della B. Quando sembra morta si rialza, quando prende schiaffi a destra e a manca tira fuori qualche fiammata. La vittoria di stasera contro la Sampdoria per 3-2 (1′ Simy, 4′ Tutino, 21′ Coda, 59′ Valencia, 86′ Braaf) nella terza giornata del campionato di serie B sta lì a dimostrarlo. C’è tanto da lavorare, soprattutto sulla fase difensiva perché si subiscono troppi gol, però questa è una squadra viva, che combatte, che piace ai tifosi. Un gruppo nemmeno lontanamente accostabile a quell’accozzaglia di bambocci e pseudo prime donne che l’anno scorso hanno disonorato la maglia granata e, diciamolo, il gioco del calcio in generale. Se la proprietà, in questi ultimi giorni di mercato, decide di alzare l’asticella la Salernitana può dire la sua in questo torneo. Viceversa sarà un torneo di alti e bassi ma bisogna riconoscere da ora che Petrachi e Martusciello stanno facendo un grande lavoro. Il d.s. con la sua capacità di assemblare la squadra praticamente senza budget e di riuscire a vendere una manciata di bidoni senza valore. L’allenatore con una cultura del lavoro e del gruppo che gli ha permesso di integrare calciatori giunti a Salerno, come lui stesso ha ammesso, alla spicciolata. Ora testa al Mantova, per cercare anche fuori casa continuità di risultati.