Sabato 23 febbraio lo scrittore-poeta Paul Polansky ha incontrato gli studenti del Liceo ,indirizzo linguistico “Alfano I” di Salerno per discutere di letteratura, impegno civile e denuncia sociale.
L’incontro è stato organizzato dalla d.s. Elisabetta Barone in collaborazione con “Casa della Poesia”. Ha introdotto e condotto l’evento Sergio Iagulli con Raffaella Marzano. Gli studenti hanno intervistato lo scrittore in lingua inglese e lui rispondeva alle loro curiosità nella sua lingua d’origine con emozione e determinazione.
Paul Polansky è nato a Mason City (USA) nel 1942, ma ha trascorso gran parte della sua vita a Madrid, dove si è trasferito negli anni Sessanta, per evitare l’arruolamento forzato per il Vietnam. In Spagna si è occupato di giornalismo ed è stato curatore di riviste. Dal 1999 è impegnato in Kosovo come attivista e difensore dei diritti delle popolazioni Rom che, dalla fine della guerra tra serbi e albanesi, sono soggette ad un vero e proprio genocidio. Nonostante egli debba la sua fama mondiale alle sue battaglie a tutela dei Rom kosovari, Polansky è anche un prolifico ed apprezzato romanziere e poeta, che riesce a fondere, nei suoi scritti, l’esperienza di dei suoi intensi anni vissuti tra l’impegno a salvaguardia di una cultura gitana. Diventa così anche antropologo per le sue ricerche , i suoi studi ma soprattutto per la sua attenzione al rispetto di quelle e di altre culture ed etnie.
Nel 2004 Polansky è stato insignito del prestigioso Human Rights Award della città di Weimar, in Germania.
Le poesie di Polansky sono dedicate ad esperienze umane vissute in prima persona. La parola può cambiare il mondo, specie quando essa è il riflesso scritto di un’azione compiuta o di una voce urlata contro le ingiustizie del mondo. Da vecchio pugile imbattuto, Polansky ora sferra colpi di poesia, per la gente da lui sostenuta e difesa.Le curiosità degli studenti hanno trovato risposta nei suoi sguardi, nella sua voce oltre la sua parola scritta, nel suo vissuto di uomo tra i poveri e gli ultimi. Emozioni uniche anche oggi al Liceo “Alfano I“, dove fare scuola così è nella norma oltre un’aula che diventa Magna in tutti i sensi, quando le testimonianze di uomini come Polansky diventano occasioni speciali.
La testimonianza e l’impegno di Polansky, il suo lavoro, la sua scrittura, meritano certamente la nostra attenzione, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo in Europa e anche nel nostro paese.
Casa della poesia e la Multimedia Edizioni di Salerno hanno pubblicato qualche anno fa una vasta antologia poetica di Paul Polansky dal titolo
“Undefeated / Imbattuto” con la traduzione di Valentina Confido.
Domenica 24 febbraio alle ore 19:00, a Salerno, presso il Palazzo Innovazione (ex Convento Santa Sofia, Largo Abate Conforti snc), c’è stato anche un reading del poeta americano Paul Polansky, la “Voce dei senza voce”per dare continuità ad una collaborazione tra Casa della poesia e Comune di salerno, iniziata un decennio fa e che oggi l’Assessorato alle politiche giovanili e all’innovazione ha saputo raccogliere con i giovani e gli studenti.
Gilda Ricci