La pasticceria “Imperio” di Anna Pierri, situata nel centralissimo Corso “Generale Armando Diaz” di Mercato San Severino in provincia di Salerno, è vecchia e amata quanto l’Italia.
Essa nasce nel 1860 ad opera di Donato Imperio, come testimonia il basamento in pietra di un antico mortaio, tutt’oggi presente nei locali storici della pasticceria, recante l’incisione “D. I. A. D. 1860 “ (Donato Imperio nell’anno del Signore 1860).
Lo storico locale mantiene ancora l’arredamento interno in legno con frontespizi, colonne, piccoli cassetti dove un tempo erano riposte spezie e confetti. Anche la vetrina esterna in legno di noce e l’insegna in gesso con due grossi medaglioni circondati da foglie di alloro sono rimasti quelli dell’epoca.
Sottostante al locale della pasticceria è presente una cantina a volte con la presenza di una fornace dove veniva preparata un tempo la frutta candita, un pozzo dal quale veniva attinta l’acqua, degli spazi dove poggiare botti per la conservazione dei canditi e degli sciroppi. La scala di accesso alla cantina a volte è in pietra con scivoli laterali necessari per lo scorrimento delle botti. La storia non scritta, quella che si tramanda di generazione in generazione, racconta che l’attività svolta nei locali storici fosse ancor più antica del 1860 e che proprio in questa cantina a volte sottostante si fosse svolta più di una segreta riunione carbonara dell’Italia pre-unitaria essendo collocata la città di Mercato in una posizione particolarmente favorevole, al confine tra Napoli, Avellino, Salerno e Benevento, luoghi questi dove la carboneria fu particolarmente attiva nel 1820-1821, al punto che fu necessario l’intervento di forze austriache a Napoli ed Avellino per sedare i moti rivoluzionari.
Tradizione, eccellenza e qualità proseguiranno ancora grazie ad Imperio 1860 con la volontà di garantire al territorio, alle sue tradizioni, ai suoi prodotti tipici e unici, una giusta e meritata valorizzazione andando nel senso contrario delle produzioni di massa, che di artigianale hanno ben poco, che al giorno d’oggi, purtroppo, hanno invaso anche il piccolo artigianato.