a cura della D.ssa Giovanna Valente, Farmacista (lauree specialistiche in Farmacia e Farmacia Industriale) iscritta all’Ordine della Provincia di Napoli dal 2011.
La pasta è un alimento saziante, facilmente digeribile e ben equilibrato dal punto di vista nutrizionale.
Rientra nella struttura dei carboidrati a lenta assimilazione e a basso indice glicemico. Il valore calorico di un etto di pasta di grano duro è di circa 340-350 kcal, se la si pesa da cotta le calorie diventano 137. Questo alimento, si ottiene dalla semola di farina di un cereale, in genere grano duro ma anche il kamut o il farro, alla quale viene aggiunta acqua.
In Europa, il cereale più consumato è il frumento, che viene assunto sotto forma di prodotti ottenuti da farine raffinate (di tipo 0 e 00). La raffinatura porta a perdere gli strati più esterni del seme (germe e crusca), ricchi di minerali, antiossidanti (polifenoli), fibra e vitamine. Le farine integrali o semi-integrali incontrano ancora un gradimento limitato da parte dei consumatori, che spesso considerano i derivati del frumento integrale poco saporiti.
La pasta ha molte proprietà interessanti: è un alimento antistress, in quanto il glucosio che si libera dall’amido, favorisce la sintesi a livello cerebrale della serotonina, un neurotrasmettitore,chiamato anche ormone del buonumore, che dà un senso di benessere.
Contiene,inoltre, vitamine del gruppo B, in particolare B1 (o tiamina), indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso. È un alimento energetico leggero, se condito nel modo giusto, facilmente digeribile, fonte di energia di pronto impiego.
Un piatto di pasta al pomodoro è il pasto ideale prima di fare sport,anche a livello agonistico; per la stessa ragione, è prezioso anche per chi deve sostenere sforzi mentali.
Quindi, 60-80 g di pasta integrale o semintegrale al giorno regalano energia e contrastano la fatica. Questo alimento ha pochissimo sodio, è amico della pressione,sempre che non si esageri con il sale nei condimenti.
La pasta contiene fibre, sostanze preziose e di aiuto contro le malattie cardiovascolari e anche contro i tumori, a maggior ragione se questo piatto viene condito con il pomodoro cotto, ricco di licopene, sostanza antiossidante e principe nella prevenzione dei tumori. Come tutti gli alimenti che contengono amidi, regala un buon senso di sazietà e se abbinata ai legumi, rappresenta una fonte di nutrimento completa, in cui le proteine dei legumi insieme a quelle della pasta, arrivano a un valore biologico pari a quello di un alimento di origine animale,senza pesare sul lavoro di reni e fegato.
Recenti studi scientifici, condotti da importanti università italiane e americane, hanno dimostrato che chi segue regolarmente una dieta mediterranea, in cui la pasta ha un ruolo centrale, riduce il rischio di contrarre l’Alzheimer rispetto a chi non mangia questo alimento. I nutrizionisti consigliano di non superare i 70 g di pasta al giorno perché comunque un etto di pasta contiene circa 350 calorie e l’eccesso può far ingrassare. Di quella integrale se ne può mangiare un po’ di più: anche 80-90 g, che forniscono una buona quantità di fibra, vitamine e sali minerali invece non presenti nella pasta bianca.
La pasta è un cibo prezioso al quale non occorre rinunciare, neppure quando si vuole dimagrire, naturalmente in quest’ultimo caso va scelto il condimento giusto, privo di olio e formaggio e va preferita la varietà più “dietetica” come quella integrale o quella semi-integrale.
Ricordiamoci che la scelta del condimento da abbinare alla pasta è fondamentale per rendere il piatto più o meno calorico. Un semplice piatto di spaghetti conditi con aglio, poco olio e peperoncino o con della salsa di pomodoro può anche rientrare nello schema settimanale dimagrante di chi è a dieta.