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Un connubio fra spiritualità, arte, storie di vita vissute da personaggi celebri o semplici pellegrini alla soglia della Basilica di San Francesco D’Assisi. Si chiude così la terza giornata del Tour salernitano di Panorama d’Italia, suggellata dalle parole di Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e autore del libro Vado da Francesco, intervistato dal direttore di Panorama Giorgio Mulé.
“Vado da Francesco sembrano dirti, quando li incroci, i ragazzi, le donne, gli uomini, che, a piedi, in bicicletta, zaino in spalla, cappellino in testa, salgono gioiosamente verso Assisi dalle strade che la circondano. […] Migliaia di persone ogni giorno – con la fede o senza fa fede, con il cuore che batte forte o con il cuore da rianimare, pecore o lupi – giungono in fine alla meta del loro viaggio: la Basilica di San Francesco, il tempio che custodisce il corpo del Santo” – così si legge nelle prime pagine del libro di Padre Enzo Fortunato.
Un’intervista che sfiora tutte le sfaccettature e i volti dell’opera. Volti come quello di Patti Smith, stella del rock statunitense o Renato Zero Renato Zero nelle loro attività: “Quando lo chiamammo per una pubblicità sul nostro giornale, molti si scandalizzarono. Sbagliando perché lui poi si è avvicinato alle opere caritatevoli. Renato Zero restò colpito da dall’accoglienza, dall’essere che prevale sull’avere”. Ancora i volti di Giovanni Paolo II, madre Teresa di Calcutta e Bruce Springsteen. Per giungere all’aneddoto dell’intervista alla vigilia dell’elezione del Papa, quando Padre Fortunato nel corso di un’intervista alla domanda “Che nome preferirebbe per il nuovo papa?” auspicò la scelta del nome “Francesco I”. Ed è proprio Papa Francesco, come ha sottolineato Padre Fortunato che “riporta in luce la testimonianza di San Francesco D’Assisi”.
Dopo il successo di “Vado da Francesco” – come si legge anche dalle pagine online di Panorama d’Italia – si attende il nuovo volume di Padre Enzo Fortunato edito da Mondadori “Non tiratemi per il saio”, dedicato ai rischi di una strumentalizzazione delle parole del Papa.