Lunedi 4 luglio 2016, alle ore 18.30 presso il Lido Il Girasole a Capaccio Paestum, si terrà un meeting sulla promozione della cultura del mare, promosso dall’Associazione “Vivere il Mare” di Mauro Gnazzo.
Il punto nodale del meeting è la valorizzazione locale del mare e delle attività ad esso connesse.
“Si va dai prodotti DOP- sostiene Mauro Gnazzo, presidente Associazione Vivere il Mare- alle strutture d’accoglienza. Abbiamo la fortuna di avere un territorio sano, in merito sono state fatte indagini specifiche, il terreno non ha scorie tossiche e i nostri depuratori funzionano bene. Per cui, ci si deve impegnare migliorando la vivibilità a Paestum, creando una forte sinergia tra gli attori dell’accoglienza turistica. ”
E’ dell’anno scorso il progetto della Provincia, di difesa della costa del Golfo di Salerno, del costo di 70milioni di euro, che prevede cemento grigio, barriere rigide, pennelli in pietra e celle chiuse. I pennelli previsti nel progetto, incrementeranno l’erosione, mentre le barriere e le celle chiuse creeranno ristagni, con conseguente rischio di tossicità delle acque di balneazione. La nuova strategia antierosiva, prevista non solo dagli ambientalisti ma dalla stessa Unione Europea, deve basarsi invece sui ripascimenti morbidi, come risulta dallo Studio EUROSION della Commissione Europea. Le tecniche di protezione morbida, prevedono interventi che favoriscono il naturale apporto di sabbie da parte dei fiumi, la stabilizzazione delle dune con la vegetazione psammofila, il ripristino del bilancio sedimentario costiero e la liberazione delle spiagge dal cemento. Il ripascimento morbido, adottato positivamente dall’Olanda da oltre vent’anni, ha contribuito alla salvaguardia della costa e alla sua fruizione turistico-ricreativa, alla filtrazione delle acque attraverso le dune e ad incrementare il valore ambientale-ecologico del litorale.
Si mira, quindi, ad interventi di restauro geoambientale delle spiagge cilentane, mediante sedimenti compatibili.
“L’Associazione Vivere il Mare, con Legambiente ed altre associazioni locali vogliono che il Comune di Paestum, di fatto si dissoci da questo progetto per creare un Parco Marino- continua Mauro Gnazzo-, utilizzando per questo proprio quei fondi europei stanziati per rovinare il nostro territorio con un’opera assolutamente invasiva. Proponiamo una protezione quasi sindacale del nostro mare. Sembra paradossale ma alla fine qui siamo contadini, non c è la tradizione del mare come nel resto della Costiera Cilentana ed in maniera ancora maggiore nella Costiera Amalfitana. Malgrado gli 11 km di costa, qui il mare non è visto ancora come fonte di reddito, non solo per i lidi balneari ma anche per altre attività ad esso connesse. Ancora, il nostro territorio, Paestum, non viene proposto in modo continuativo dai tour operator”.
Interventi di
Italo Voza, Sindaco di Capaccio-Paestum
Mauro Gnazzo, Presidente dell’Associazione “Vivere il Mare”
Franco Alfieri, Sindaco di Agropoli con delega alla Regione Campania all’Agricoltura e Pesca
Franco Picarone, Consigliere Regionale, Presidente della Commissione Bilancio
Gabriel Zuchtriegel, Direttore Parco Archeologico di Paestum
Marilena Montefusco, moderatrice
Presidente Consorzio Lidi di Paestum, Presidente Consorzio Albergatori Paestum,
Pietro de Simone, avvocato
Presidente Centro Europeo Beni Culturali-Ravello Alfonso Andria