Quanto sta accadendo in queste ore in ospedale, con il ridimensionamento del servizio di ginecologia e le prese di posizione dei sindacati, era stato ampiamente previsto non solo dai rappresentanti dei lavoratori, ma anche dai vertici amministrativi di Eboli, attraverso un messaggio-allarme che il sindaco, Massimo Cariello, ed il presidente del Consiglio comunale, Fausto Vecchio, avevano lanciato nelle scorse settimane, anche con documenti ufficiali.
«L’Amministrazione comunale, ma anche lo stesso Consiglio, avevano lanciato l’allarme – spiegano il sindaco Cariello ed il presidente Vecchio -. Avevamo parlato con i medici che hanno chiesto il pensionamento, eravamo riusciti a strappare loro la disponibilità a rimanere, ma a determinate condizioni. Per questo avevamo proposto l’attivazione del servizio di fecondazione assistita, avendo già in ospedale le attrezzature necessarie. Invece, tutto è rimasto lettera morta, nessuna risposta ed ora ecco cosa accade nel nostro ospedale».
Per i due amministratori, il problema è anche più vasto di quanto dica il caso ginecologia. «C’è una carenza di personale diffusa – spiegano ancora Cariello e Vecchio -, occorrerebbe intervere subito, perché solo in questo modo si garantirebbe la sopravvivenza dell’ospedale e soprattutto il mantenimento dei livelli di assistenza ai cittadini».
Il sindaco ed il presidente del Consiglio comunale guardano avanti: «Non possamo permetterci di perdere altri reparti, anzi bisogna potenziare l’esistente».
Nei prossimi giorni, il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, consegnerà al commissario straordinario della Asl Salerno, Postiglione, un’ipotesi di potenziamento dell’ospedale di Eboli e dei suoi reparti, elaborato insieme con il presidente Vecchio e dopo una serie di incontri avuti con il personale ospedaliero sulle reali esigenze dell’ospedale di Eboli.