Si è insediato, tra i primi in Italia, il Consiglio territoriale di disciplina dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Salerno, designato con decreto del Presidente del Tribunale di Salerno numero 443 del 5 novembre scorso.
Contestualmente tutte le funzioni disciplinari, riservate a norma di legge al Consiglio dell’Ordine provinciale, sono state trasferite al neo insediato Consiglio di disciplina territoriale che opererà in piena indipendenza di giudizio e autonomia organizzativa e nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge.
Al Consiglio di disciplina territoriale è affidato il compito di istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’albo.
Ecco i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali nominati: Salvatore Cipollaro; Salvatore De Vita; Alfredo Di Mauro; Antonio Guariglia; Aurora Landi; Vincenzo Mattei; Angela Santin; Marcello Senese; Gerardo Ungaro. Presidente del Consiglio è Alfredo Di Mauro; Segretario è Marcello Senese.
Il Consiglio di disciplina resterà in carica per lo stesso periodo del Consiglio dell’Ordine presieduto da Marcello Murino e quindi fino al 19 settembre 2017, esercitando le proprie funzioni fino all’insediamento effettivo del nuovo Consiglio di disciplina.
Per essere candidabili, gli aspiranti Consiglieri dovevano essere iscritti all’albo da almeno cinque anni, non avere legami di parentela entro il terzo grado, né essere coniugi, né avere legami societari con i Consiglieri dell’Ordine, né aver riportato condanne o misure di prevenzione dall’autorità giudiziaria, né sanzioni disciplinari nei cinque anni precedenti ed essere il regola con le quote dell’Ordine.
Grande soddisfazione ha espresso il Presidente dell’Ordine Marcello Murino per l’unanimità con cui il Consiglio ha sottoposto le proprie indicazioni al Tribunale di Salerno che a sua volta le ha pienamente accolte, operando poi la scelta finale: “Il breve tempo in cui si è arrivati alla nomina di un organismo così importante – ha detto il Presidente Murino – è un segnale per il futuro lavoro del Consiglio dell’Ordine sulle problematiche strettamente inerenti al territorio”.