Non sappiamo quanto tempo i vasi collocati davanti ai negozi di ceramica sulla piazza Matteotti a Vietri resisteranno alle offese di auto e moto, che di notte e di giorno formano un caos totale nel quale si ha l’impressione di attraversare un recinto di auto-scontro di un luna park delle peggiori periferie e non un luogo dal quale la costiera, in certe ore e in certe condizioni di luce, restituisce visioni indimenticabili.
Per il momento si possono godere, perché di goduria si tratta, venti vasi realizzati da Lucio Liguori su incarico del Comune, messi uno dietro l’altro come soldatini dalle divise sgargianti di un gioioso e fragile esercito immaginario.
Le opere, dalle forme varianti e dai decori che sintetizzano il repertorio iconografico dell’artista, attraggono fino al punto di non poter resistere alla tentazione di toccarle.
Lucio, che lavora in ceramica praticamente fin da bambino, si è formato in più faenzere attraversando tutte le fasi della lavorazione: da garzone di bottega a fornaciaio, a torniante, poi a decoratore, prima di aprire un suo laboratorio nel quale è legato agli altri suoi fratelli, anche loro ceramisti, da quel “tutti per uno e uno per tutti” che ha da sempre sembra essere la base quando la ceramica “Made in Vietri” riesce ad esprimere l’eccellenza.