Orakom Royal, la controreplica del Presidente D'Andrea.

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orakom royal salernoil Presidente dell’Orakom Royal Salerno Giuseppe D’Andrea replica a quanto scritto ieri dall’Addetto Stampa del Centro Ester Napoli, Rino Dazzo.

Ci dispiace dover ritornare sull’argomento ma ci sentiamo in obbligo di approfondire alcuni aspetti evidenziati dall’ufficio stampa Centro Ester.

Siamo stati invitati a tenere il nostro allenatore “più calmo, più posato, più consono ad uno sport per famiglie come la pallavolo”, ci è stato raccomandato di fargli “abbassare la voce durante il gioco nel dare le indicazioni o la carica alle sue atlete per rispetto degli spettatori e della regolarità della partita”.

Tutto ciò ci sembra un paradosso. Parliamo di una partita di pallavolo di un campionato nazionale di serie B2 o di una cerimonia religiosa? Se è una partita di pallavolo, penso che queste “raccomandazioni” siano ridicole soprattutto nella misura in cui non c’è una norma che stabilisce i decibel da rispettare in una gara FIPAV.

Se questa norma ancora non esiste, nessuno potrà dire al nostro allenatore quale timbro di voce utilizzare nel rivolgersi alla sua squadra, e sicuramente non possiamo porci il problema della fragilità dei timpani del pubblico o “dell’indolenzimento delle orecchie” del suo addetto stampa. Se abbiamo replicato al primo comunicato del Centro Ester l’abbiamo fatto soprattutto perché si parlava di “imbarazzo per l’intero mondo della pallavolo” (?!?!), oggi invece non solo dobbiamo sottolineare come l’ultimo comunicato del Centro Ester sia fuori luogo, ma ci sentiamo in obbligo di precisare che il nostro ex-allenatore Pierpaolo Veglia, chiamato in causa come “urlatore” non so per quale motivo, ha guidato la Royal per otto anni sin dalla nostra nascita societaria, ed è anche grazie a quelle “urla” e a quegli incitamenti che oggi siamo una realtà più importante.

Tutto questo ovviamente va accostato al fatto che in tanti anni non abbiamo mai ricevuto lamentele su comportamenti antisportivi o mancanze di rispetto.

Concludiamo replicando ad un ulteriore invito da parte sempre dell’ufficio stampa Centro Ester rivolto “alle formazioni del girone H di serie B2 e ai loro tifosi a premunirsi per tempo ogni volta che affrontano Salerno: tappi nelle orecchie, ovatta in quantità, una pillola per il mal di testa “, ebbene se può essere utile, nelle vicinanze della nostra palestra c’è una chiesa, tante volte avessero confuso anche loro una partita agonistica con una comunione. Ad maiora.

Gazzetta di Salerno si augura che sia davvero terminata la polemica e che si torni a parlare delle gesta sul parquet delle ragazze, è giusto che le protagoniste tornino ad essere loro.