Un investimento da 11 milioni e mezzo di euro effettuato da Open Fiber in sinergia con il Comune, ha permesso di cablare 60mila unità immobiliari della città di Salerno. L’intervento, iniziato a settembre 2017, è stato portato a termine in due anni e mezzo.
“Open Fiber ha investito 11 milioni e mezzo di euro”, ha spiegato Luigi Lambiase, field manager Open Fiber per la città di Salerno.
“Abbiamo posato circa 2300 chilometri di cavo di fibra ottica, un grosso progetto che permetterà a tutta la città di usufruire della digitalizzazione e della velocità fino a un gigabit”. Rete veloce che raggiungerà anche le strutture comunali, visto che la convenzione stipulata tra l’Ente e Open Fiber prevedeva anche la copertura di 50 sedi comunali.
“Mettendo a disposizione, soprattutto da un punto di vista dei servizi anagrafici, dei servizi immediati per il cittadino, per forza dobbiamo avere anche una velocità di trasmissione dei dati, sia di ricezione che di inoltro”, ha sottolineato l’assessore all’Innovazione del Comune di Salerno.
“Purtroppo o per fortuna, siamo stati lungimiranti e questo ci ha permesso di essere pronti in questo momento di pandemia che ha portato a uno stravolgimento anche nel lavoro delle Amministrazioni”.
Rete veloce che Open Fiber ha fornito anche al gruppo Tortora, cablando il cantiere del Parco Giardino Orientale, un’area di 45mila metri quadrati. “La nostra attività senza questo intervento non avrebbe potuto funzionare”, ha spiegato l’imprenditore Francesco Tortora che, in tal modo, può controllare il sistema degli accessi, la gru e l’intera area di cantiere da una postazione pc. “Un servizio del genere – ha concluso Tortora – è stato fondamentale per il nostro lavoro”.
Una città cablata, tra l’altro, porta con sé anche altri benefici: il valore catastale degli immobili aumenta del 5% e c’è un risparmio energetico in quanto i vari punti di snodo della rete non necessitano di energia elettrica. (ANSA).