E’ stata arrestata dai Carabinieri Vincenza Dipino, la donna di 55 anni di Ravello (Salerno), accusata di aver strangolato e ucciso ieri, a Ravello, Patrizia Attruia, 48 anni, originaria di Castellammare di Stabia (Napoli).
La Attruia, insieme al suo convivente, Giuseppe Lima, 50 anni, di Ravello, viveva nella casa della Dipino e accusava quest’ultima di essere troppo premurosa nei riguardi di Lima, il suo convivente.
Ieri, durante un litigio, le due donne sono venute alle mani e Dipino – secondo la ricostruzione dei Carabinieri – ha strangolato Attruia. Subito dopo ha nascosto il cadavere in una cassapanca.
La Dipino, che era stata sottoposta a fermo dagli stessi Carabinieri ieri sera, è accusata di omicidio preterintenzionale e occultamento di cadavere.
La vittima, residente a Scafati, si era trasferita da qualche anno nel comune della Costiera Amalfitana.
Attruia e il convivente per problemi economici vivevano nello stabile in via San Cosma (dov’è stato trovato il corpo), accolti da Dipino.
Questa, rimasta sola dopo la morte della madre adottiva, aveva decido di aiutare i due che, prima di allora, vivevano in un alloggio di fortuna.
La vittima svolgeva lavori saltuari, mentre il compagno lavora saltuariamente come agricoltore o giardiniere per le ville e i poderi della zona. (ANSA)