Sull’ingresso in Italia di olio tunisino è intervenuto Rosario Lopa rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura
L’olio d’oliva campano è uno degli elementi più caratterizzanti dell’agricoltura mediterranea, dobbiamo tutelarlo e valorizzarlo dando punti di riferimento certi ai produttori e ai consumatori, non l’immissione sul mercato, come da intervento comunitario, dell’olio proveniente dalla Tunisia.
L’olio d’oliva, ha posto l’accento Lopa, è uno degli elementi più caratterizzanti dell’agricoltura mediterranea, dobbiamo tutelarlo e valorizzarlo dando punti di riferimento certi ai produttori e ai consumatori.
In questo senso, afferma, dobbiamo, favorire la conoscenza diffusa delle denominazioni d’origine con iniziative di promozione e d’educazione alimentare specialmente in Campania e nel Meridione dove c’e’ la maggior produzione d’olio. In questo processo avrà un ruolo centrale il mondo dell’associazionismo con cui le istituzioni devono sviluppare uno stretto rapporto di collaborazione, anche in vista di quella ristrutturazione della filiera necessaria, a questo punto, per dare forza al settore olivicolo del Mezzogiorno e a garantire al suo interno la giusta distribuzione dell’indotto economico.
Compito delle istituzioni, a ribadito Lopa, è quello di ideare e implementare efficienti politiche di tutela e comunicazione per la valorizzazione del prodotto sul mercato, attraverso la concertazione del modello consortile, che rappresenta l’unico strumento efficace per la corretta e concreta difesa e promozione dei prodotti tutelati, così da rafforzare le aziende e le denominazioni e indebolire il mercato della contraffazione attraverso la regolamentazione della produzione che consentirebbe di adattare l’offerta alla richiesta del mercato sostenendo quindi le imprese in periodi di particolare crisi.