Le terme, si sa, sono un elemento che caratterizza la storia ed il costume italiano fin dai tempi degli Antichi Romani. Il turismo termale è molto apprezzato soprattutto dai flussi turistici provenienti dall’Oriente, Europa dell’Est e Giappone, dove la cultura termale continua ad essere molto radicata, flussi turistici di livello alto.
Per questo motivo, come ha fatto notare anche “Affari & Finanza” di “La Repubblica” lo scorso lunedì, si è giunti ad elaborare un modello di business innovativo che arricchisca il contesto della struttura termale di benefit di livello elevato, come campi da golf, centri congressi, cucina di grandi chef rinomati, tutto questo perchè le qualità e gli effetti terapeutici delle acque non basterebbero più da soli a rendere attrattiva una struttura termale, e soprattutto in grado di fronteggiare il problema della stagionalità dei flussi turistici.
In questo modo, tuttavia, si corre il rischio di perdere di vista quello che è il “core business” del turismo termale, cioè le proprietà terapeutiche delle acque e l’esperienza del soggiorno termale, come spiega il Responsabile delle Terme Capasso di Contursi, Dr. Marcello Formica: “Riteniamo che l’esperienza termale, come ad esempio l’immersione nelle nostre piscine di acqua calda siano comunque il punto centrale della nostra offerta e che non debbano perdersi nel contorno. Certo il problema della destagionalizzazione c’è, ma noi come Terme di Contursi siamo già di per sè un importante fattore di destagionalizzazione per l’offerta turistica a Salerno e Provincia. Puntiamo sull’esperienza termale come momento unico ed irripetibile, ed inoltre offriamo benefit dal punto di vista enogastronomico, puntando sui prodotti tipici del salernitano.”
PIETRO PIZZOLLA