Si chiama NCX la proteina alla cui modulazione farmacologica sono affidate le speranze di progresso nella diagnosi e nella terapia di importanti malattie neurodegenerative come l’ischemia cerebrale.
Una malattia che ancora oggi rappresenta addirittura la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie.
La scoperta da studi della Divisione di Farmacologia del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Federico II di Napoli finanziati dall’Istituto SDN di Napoli. (ANSA)
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