Anche per l’anno 2019 il MIUR ha assegnato agli Atenei d’Italia il contingente assunzionale, ovvero il totale di Punti Organico di cui le università potranno dotarsi per il nuovo anno. La parte più significativa di questa assegnazione proviene dal turnover rispetto alle cessazioni dal servizio di personale avvenute nel 2018 (c.d. “Punti Organico da cessazioni”), mentre la seconda parte deriva da una dotazione aggiuntiva di punti organico (c.d. “Punti Organico premiali”) riconosciuta dal MIUR ai soli atenei virtuosi, ovvero quelli che si sono distinti per la sostenibilità economico-finanziaria. Premiato l’Ateneo di Salerno, che ha guadagnato per l’anno 2019/20 una dimensione assunzionale di 44.79 Punti Organico complessivi.
In relazione alla prima parte dell’assegnazione (il numero di risorse legate al turnover), l’Ateneo si è visto riconoscere una percentuale di turnover del 117%, collocandosi al primo posto tra i grandi atenei del Sud (89% per Napoli Federico II e 70,6% per l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli). Quanto alle quote di “Punti Organico premiali”, l’assegnazione è avvenuta sulla base di una pluralità di criteri, tra cui: la percentuale di studenti iscritti all’anno accademico 2017/18 entro il primo anno fuori corso ed il rapporto tra numero di studenti e numero di docenti in servizio alla data del 31 dicembre 2018.
Rispetto a questa seconda assegnazione, pari a 221,22 Punti Organico complessivamente distribuiti dal MIUR, Unisa ha ricevuto 5.57 Punti Organico (ovvero il 2,52% del totale, rispetto al peso standard dell’Ateneo che è pari a 1,76% sul sistema).
Il rettore Aurelio Tommasetti al riguardo commenta: “L’ottimo risultato reso noto dal Miur in queste ore è il frutto di un lavoro di squadra che ha portato il nostro Ateneo a prestare attenzione agli equilibri di bilancio, alla qualità della ricerca, alle carriere degli studenti, tutti fattori presi in esame dal Ministero per l’assegnazione di nuovi punti organico. Quando il nostro Ateneo viene valutato su base premiale e non su base storica, ne esce sempre vincente: 150 assunzioni tra passaggi di carriera e nuovi ingressi in Ateneo per il personale docente e il personale tecnico-amministrativo sono l’eredità concreta e più importante che sono felice di poter lasciare alla futura gestione della nostra Università. Unisa cresce e continuerà a farlo”.