Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite all’alba di oggi dai carabinieri del Ros di Salerno nei confronti di altrettante persone indagate per associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso ed estorsione.
I militari stanno eseguendo anche delle perquisizioni a carico di 19 indagati in stato di libertà per il reato di corruzione elettorale. Al centro delle indagini del Ros, i clan camorristici dell’Agro Nocerino-Sarnese e i loro interessi nel settore imprenditoriale.
I carabinieri del Ros hanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della procura distrettuale di Salerno, nei confronti di 4 persone indagate per associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso ed estorsione.
I militari hanno anche eseguito perquisizioni a carico di altri 19 indagati per il reato di corruzione elettorale.
Al centro delle indagini del Ros i clan camorristici operanti nell’agro Nocerino-Sarnese e, in particolare, i loro interessi nel settore imprenditoriale. In occasione delle consultazioni elettorali di Nocera Inferiore (Sa) del giugno 2017 venivano anche documentati numerosi casi di corruzione elettorale.
L’indagine è partita nel 2016 e riguarda una platea di indagati molto ampia rispetto ai destinatari dei provvedimenti. Il personaggio chiave dell’inchiesta è Antonio Pignataro tra gli ideatori dell’omicidio di Simonetta Lamberti vittima involontaria dell’agguato orchestrato per uccidere il padre il giudice Alfonso Lamberti.
La criminalità organizzata dell’agro si stava coagulando attorno al gruppo di Antonio Pignataro Antonio detto Zio Antonio che era riuscito a creare un nucleo associativo che si avvaleva anche di collaborazioni con persone del Comune di Nocera Inferiore.
L’ordinanza e’ stata inviata anche al prefetto di Salerno per quanto si sua competenza. L’obiettivo del clan era quello di realizzare progetti che dovevano passare attraverso il rilascio di autorizzazioni e delibere. Nell’ultima tornata elettorale ‘Zio Antonio’ si è impegnato in prima persona per ottenere in cambio favori.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
Sono stati arrestati Luigi Sarno, Carlo Bianco (ex consigliere comunale con delega alla Multiservizi e candidato al consiglio comunale nell’ultima tornata elettorale), Antonio Pignataro (storico esponente del clan omonimo degli anni 80, da tempo ai domiciliari per motivi di salutei) e Ciro Eboli (candidatosi alle amministrative di giugno).