Il mare, che ”parla con voce roboante, agitata, con parole rotolate dalle onde, il mare azzurro, bellissimo e superbo del Cilento; il mare, sempre fedele alle sue scogliere, alle sue spiagge, alle sue baie, che tocca, accarezza e sfiora gentilmente, giorno e notte; che si ritira solo per un momento e poi subito torna ad abbracciarle, a ricoprirle d’amore”, il mare, è uno dei protagonisti di “Nebbie”, il secondo romanzo scritto dall’avvocato penalista battipagliese, di origine calabrese, Leonardo Mastia, dopo il successo ottenuto con il suo precedente romanzo:” Il viale degli angeli. Boulevard Sérurier”, che nel 2012 si è classificato al terzo posto nella sezione narrativa del Premio Internazionale Tulliola, al Castello Miramare di Formia; ricevuto poi il “ Premio Speciale Silarus” di narrativa e poesia, dedicato al professor Italo Rocco, e, nel 2013, il premio “La pulce Letteraria”. Anche questo romanzo si avvia a riscuotere il consenso dei lettori:” Quest’estate, è stato premiato con la Menzione d’Onore al “Premio Letterario Salvatore Quasimodo”, ha raccontato con orgoglio l’autore durante la presentazione del suo “Nebbie”, edito dalla NPE (Nicola Pesce Editore), che racconta della forte amicizia tra Ferdinando e Mario, due adolescenti provenienti da realtà diverse:” L’uno, Ferdinando, da un paesino del Cilento, affacciato sul mare, e l’altro , Mario, dalla “Terra dei Fuochi”. Quest’ultimo con determinazione vuole cercare di riscattare il suo paese sfortunato, martoriato e umiliato dai rifiuti che, bruciati, “creano putrescenti esalazioni che impestano l’aria e ammorbano le coscienze, avvelenando anche le idee. Quando comprende che non riuscirà a salvare la sua terra, Mario si trasferisce a Londra: ho inteso tracciare una linea immaginaria tra la Terra dei fuochi, le nebbie di Londra e questo paesino del Cilento. Le nebbie sono quelle della terra dei fuochi; le nebbie di Londra e le nebbie della mente di Mario, follemente innamorato del mare del quale subisce il fascino e i capricci, come un innamorato tradito: la vista del mare inebria Mario, lo manda in estasi, lui, che è un sognatore e per questo vulnerabile, s’immerge nella sua azzurra profondità, in cerca di risposte. E’ proprio il mare che lancia un messaggio di speranza” ha spiegato l’avvocato Mastia che si è ispirato ad un processo da lui seguito:” Si svolse a Santa Maria Capua Vetere: l’imputato andava a sversare i rifiuti dei fanghi di lavorazione delle industrie del Nord in buche scavate in alcuni terreni”. A presentare il libro, nella Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, sono state: la dottoressa Cristina De Luca, Magistrato della Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno e l’avvocato Cesarina Ansalone, Magistrato Onorario del Tribunale di Salerno, durante un’ interessante serata organizzata dall’Associazione “Viridis” presieduta dall’avvocato Luigia Stanzione che ha spiegato quelli che sono gli obbiettivi dell’associazione:” Cerca di dare voce a chi non ha voce, di tutelare i più deboli, per andare oltre la cortina di nebbie e riveder le stelle”. La dottoressa Cristina De Luca ha definito il libro: ” Un racconto emozionante che oltre a trattare temi importanti come la droga e lo smaltimento illecito dei rifiuti, tocca anche altre tematiche forse ancora più importanti, come il dolore, la difficoltà di crescere di un adolescente, la morte: è un libro che ha un suo rilievo sociale, che fa vedere tante sfaccettature della vita; un libro di emozioni scritto da un uomo, una bella persona, che sa trasmettere e descrivere le emozioni, che guarda alla vita sempre sorridendo pur avendo conosciuto profondamente il dolore: un libro che tutti dovrebbero leggere, anche i bambini delle scuole”. L’avvocato Cesarina Ansalone ha raccontato la trama del libro:” Un libro di sentimenti, di speranza e di amore per la propria terra: un libro intenso che ci pone degli interrogativi. Mastia riesce a far emergere delle realtà importanti per tutti noi”.
Aniello Palumbo.