Da Domenica 16 Dicembre 2018, e fino al 6 Gennaio 2019, alla Galleria “Il Catalogo” di Lelio Schiavone e Antonio Adiletta – Salerno, via A.M. De Luca, 14 – sarà allestita una mostra collettiva di artisti che hanno accompagnato dal 1968, anno della sua nascita, lo spazio espositivo che quest’anno compie Cinquant’anni di attività culturale e artistica.
Batelli, Borsato, Breddo, Brindisi, Carena, Carotenuto, Cavaglieri, Ceccotti, De Curtis, Enotrio, Farulli, Gambone, Gentilini, Grazzini, Greenpino, Guccione, Maccari, Moretti, Paulucci, Petrizzi, Possenti, Pregno, Quarta, Raphael, Rosai, Scatizzi, Tedesco, Ternullo, Tesauro, Tornabuoni, Treccani, Viani, Villoresi, Ziveri.
Orari di apertura: martedì – venerdì: ore 17,30 – 20,00; sabato; ore 10,00 – 13,00 e ore 17,30 – 20,30
Info: 089.232666; www.ilcatalogo.com; info@ilcatalogo.com www.facebook.com/antonio.adiletta.505
Natale al Catalogo. Lelio Schiavone e Antonio Adiletta hanno allestito un’ampia collettiva che offrirà da domenica 16 dicembre, sino all’Epifania, idee per un regalo, attraverso un’ampia scelta ben distribuita tra disegni e dipinti. Ritroveremo Renato Borsato con il suo forte senso plastico e cromatico, pittura di confine tra figurazione e astrattismo, influenzata dalla lezione di Nicholas de Stael, il realismo libero e poetico di Pugliese Enotrio, il rigore formale di Franco Villoresi, l’urgenza di esprimere l’essenziale nella realtà e il tormento interiore che l’accompagna nell’indagine pittorica di Enzo Pregno, il lirismo fantastico di Ernesto Treccani, Mario Carotenuto con il suo spazio multiplo ricreante la natura delle cose. Nei pezzi esposti nella collezione vi è rinchiusa e raccontata una storia, che il più delle volte narra il bello e l’amore sconfinato per l’arte. Gli artisti che si raccontano e ci raccontano la storia artistica del Paese sono numerosi, a cominciare da Antonio Possenti, con la sua narrazione popolata di strani uccelli, boschi incantati, giocattoli fantastici, la tradizione di Sergio Scatizzi, composta in una misurata costruzione, con il suo sguardo sulla prorompente maremma, una sinfonia toscana per esaltare tutte le contraddizioni della sua terra. Gastone Breddo, in cui la pittura è viva, poiché espressa autonomamente attraverso un linguaggio nel quale segno, colore e forma si fondono in poetiche riproposte della realtà, al limite dell’astrazione. E ancora Rosai, Viani, Ziveri, Gentilini, Carena, Guccione e altre numerose firme del Novecento italiano. La selezione ospita anche una sezione dedicata alla scuola salernitana, in modo da mantenere un filo sempre vivo con la città, con le sue forme creative, a partire realismo coloristico di Virginio Quarta, sino a giungere alle nuove generazioni con Amedeo Ternullo, la pittura ideista di Eliana Petrizzi e l’occhio informale di Giovanni Tesauro.