Il Natale è alle porte, è necessario ricordare che questi gironi non sono solo feste e divertimento, ma anche momenti pericolosi per la salute.
Numerosi i feriti a volte i morti che accompagnate anche da molti motivi di stress non solo per la corsa all’ultimo acquisto ma anche per i potenziali rischi in cui è possibile incappare.
Frodi nel cibo che si acquista (soprattutto panettoni, pesce e vini) nei giocattoli che potrebbero essere contraffatti e quindi potenzialmente pericolosi ed infine nei botti che si usano per salutare il nuovo anno
In Italia nel 2013 i sequestri sono aumentati del 25% rispetto al 2012 ed hanno riguardato tutte le tipologie di prodotti; nello specifico dall’abbigliamento (quasi 22 milioni di pezzi) ai giocattoli (quasi 13 milioni), dall’elettronica (quasi 42 milioni) ai beni di consumo (53 milioni di pezzi), tra cui cosmetici, pezzi di ricambio per auto e prodotti per l’igiene.
Le regioni a maggiore rischio contraffazione sono la Toscana, Veneto, Campania, Marche, Lombardia e Lazio. (fonte Gdf)
Secondo CONFARTIGIANATO la contraffazione è un affare che in Italia vale 6.924 milioni, pari allo 0,45% del Pil.
Il nostro Paese è il primo in Europa per quantità di merce sequestrata: tra il 2008 e il 2013 si sono registrati 99.748 sequestri per 334,5 milioni di pezzi contraffatti del valore complessivo di 3.789 milioni.
In tutto secondo i dati del Ministero dello sviluppo economico sono stati sequestrati 45.050.920 pezzi (suddivisi fra cd, luci, giochi abbigliamento).
Ma il consumatore cosa ne pensa? Come si approccia a tale problema?
È a queste domande che cerca di dare soluzione Fareambiente nella indagine che ha promosso l’Ufficio studi e ricerche del movimento su “giocattoli, luminarie e contraffazione” .
Il questionario è rinvenibile frodionline.it/natale2014 ( basta cliccare per rispondere alle diverse domande)
Le risultanze dell’indagine saranno rese note il 17 alla presentazione del tradizionale rapporto “Legalità, fuochi pirotecnici e contraffazione dei giocattoli: dal degrado sociale alla prevenzione ambientale” presso la sala stampa della Camera dei Deputati.