NASPI, dal Comune di Minori un appello al Governo ed alle istituzioni per i lavoratori del turismo.

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Spiaggia MinoriIl Comune di Minori, attraverso una delibera di Giunta sostenuta da tutto il gruppo di maggioranza, ha espresso pieno appoggio alle rivendicazioni dei lavoratori stagionali del settore turistico in difesa degli strumenti di sostegno al reddito, in conseguenza dell’introduzione della nuova NASPI.

L’introduzione della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, infatti, ha creato problemi gravissimi per la realtà lavorativa di un territorio con economia prevalentemente turistica, qual è quello della Costiera Amalfitana. Notoriamente i lavoratori del turismo della Costa d’Amalfi hanno possibilità occupazionali che in quasi nessun caso eccedono i sei mesi, dovendo ricorrere per i restanti sei alle indennità integrative previste per la disoccupazione involontaria. E’ una situazione già di per sé difficile, che ingenera incertezza e preoccupazione in tanti nuclei familiari.

Da quest’anno la situazione è addirittura peggiorata, poiché il nuovo sussidio introdotto dal Governo si applicherà per un periodo corrispondente alla metà del periodo di lavoro: in termini pratici, sei mesi di lavoro daranno diritto a tre mesi di disoccupazione. Sulla questione, sollevata con forza dalle associazioni dei lavoratori interessati, è intervenuto l’INPS con una circolare che ha introdotto correttivi parziali ma unicamente per l’anno 2015, senza risolvere il problema in termini strutturali. Ad oggi, in sostanza una parte soltanto dei lavoratori stagionali riuscirà ad integrare pienamente il reddito annuale, mentre per nessuno di essi questa possibilità sarà data per gli anni a venire.

La delicatezza del tema non sta solo nelle gravi difficoltà economiche che esso ingenera per i moltissimi operatori del settore turistico e per le rispettive famiglie, ma anche nel conseguente inevitabile impoverimento del comparto turistico e dell’intero assetto sociale della Costiera, che vede compromessi equilibri occupazionali consolidati nel tempo e tali da garantire l’ottimale utilizzazione delle risorse umane e professionali ed il conseguente notorio elevato livello della nostra accoglienza turistica. E’ un bene che riguarda tutto l’assetto economico e sociale, e che va perciò tutelato in sé, al di là delle contingenze di bilancio.

E’ indispensabile che venga colta la specificità dei lavoratori del comparto turistico, i quali (nelle aree che hanno storicamente una preminente vocazione in tal senso) non sono equiparabili ai normali lavoratori a tempo determinato ma hanno bensì una particolare connotazione che li distingue dall’ordinario “precariato”, costituendo invece componente strutturale di un sistema che (tutt’ora, purtroppo, nonostante gli sforzi per la destagionalizzazione) per sua natura non si sviluppa per tutti i dodici mesi dell’anno ma non per questo è meno essenziale all’organizzazione produttiva. Non si può rischiare, con la riduzione degli ammortizzatori, di privare questo delicato settore delle esperienze specifiche di cui tradizionalmente necessita e dispone.

Minori e l’intera Costiera, pertanto, si appellano con forza al Governo, al Parlamento e  alle diverse forze politiche, nonché agli enti e alle amministrazioni competenti, affinché intervengano con gli opportuni provvedimenti per restituire dignità e sicurezza ai lavoratori del turismo e all’intero comparto turistico.