Il Tribunale di Vallo della Lucania (Presidente: Gaetano De Luca, Giudice a latere: Guerra e Setta), alla odierna udienza, ha assolto dal reato di usura Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, già Presidente e Direttore Generale del Monte dei Paschi di Siena, perche il fatto non costituisce reato.
Gli imputati erano accusati di aver praticato tassi usurai ad un imprenditore di Agropoli, Feola Antonio, che aveva denunciato i vertici del Monte dei Paschi di Siena in relazione al reato di cui all’art. 644 co. 1 e 4 n. 1 Cod. Pen., perchè la Filiale di Agropoli della medesima Banca avrebbe riscosso dall’imprenditore, nell’anno 2006 un Tasso effetivo globale medio del 34,61%, nell’anno 2007 un T.E.G. medio del 22,11 % e, nell’anno 2008 T.E.G. medio del 21,39%.
La difesa degli imputati, sostenuta dagli avvocati Enrico De Martino e Franco Maldonato, ha dimostrato nel corso del dibattimento che gli interessi praticati sul conto corrente bancario non hanno mai superato le soglie fissate trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e non hanno mai violato le istruzioni impratite dalla Banca d’Italia.
La difesa ha, in ogni caso, sostenuto che la commissione di massimo scoperto anteriormente al primo gennaio 2010 non entrava a far parte del Tasso effettivo globale medio perchè pattuita anteriormente all’entrata in vigore dell’art. 2 bis della Legge 2/2009 con la quale il Legislatore intese porre fine (senza riuscirci) alle controversie relative alla cosidetta usura sopravvenuta, quella cioè derivante dalla applicazione di condizioni regolari al momento della nascita del rapporto ma che, nel corso del rapporto stesso, diventavano eccedentarie rispetto alle pattuizioni.
La sentenza del Tribunale Collegile nei confronti dei Monte dei Paschi di Siena fa seguito alla sentenza del Giudice dell’udienza Preliminare presso lo stesso Tribunale di Vallo della Lucania nei confronti dei funzionari e degli impiegati della Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania.