La mozzarella del caseificio Le Terre di Don Peppe Diana vince la prima edizione del Mozzarella Championship Bufale in Tavola categoria Dop e afferma il gusto della legalità.
Prodotta a Castel Volturno nell’azienda guidata da Massimo Rocco, che opera nei beni confiscati alla mafia, sottolinea con questa vittoria un percorso interamente dedicato alla qualità gastronomica e al lavoro etico.
Il latticino ha superato una serie di selezioni cui hanno partecipato 100 caseifici i cui prodotti sono stati valutati al buio da 4 esperti gastronomi (Vincenzo Pagano, Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere) in un torneo ad eliminazione.
Per la categoria Non Dop la migliore mozzarella di latte di bufala è risultata quella prodotta dal caseificio della Tenuta Vannulo di Paestum, L’azienda di Antonio Palmieri, pioniere dell’allevamento e della lavorazione di qualità del latte di bufala, conferma il giudizio positivo anche in una competizione al buio.
Agli acquisti in anonimato in caseificio sono seguite le degustazioni alla cieca in una serie di eliminatorie a scontro diretto. Fino ad arrivare alla fase finale per l’assegnazione del 1° e 2° posto e del 3° e 4° posto per le categorie dop e non dop.
A giudicare le 8 mozzarelle di bufala arrivate in finale, una giuria di 20 giornalisti del settore e lo chef Lino Scarallo del ristorante stella Michelin Palazzo Petrucci di Napoli dove si è svolta la gara, che hanno valutato aspetto esteriore, interno, l’odore e gusto.
I due i caseifici vincitori si sono aggiudicati Pyxis, un oggetto di design studiato per la conservazione e il servizio della mozzarella di bufala realizzata dalla Real Fabbrica di Capodimonte.
La classifica Categoria Non dop Tenuta Vannulo (Paestum – Salerno) Caseificio Il Granatore (Palmi – Reggio Calabria) Caseificio Leuci (Casagiove – Caserta) La Tenuta Bianca (Altavilla Silentina – Salerno) Categoria dop Caseificio Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra (Castel Volturno – Caserta) Caseificio Jemma (Battipaglia – Salerno) Caseificio Agnena (Cancello e Arnone – Caserta) Caseificio Polito (Agropoli – Salerno). (ANSA).