Un appuntamento per dare un contributo “ad una indispensabile ricostruzione culturale e di rapporti veri” contro il “decadimento complessivo che si registra in ampi strati della società e la pervasività dei nuovi media. Vogliamo che la cultura contamini la movida estiva”.
Così, nelle parole del sindaco di Pollica (Salerno), Stefano Pisani, la kermesse ‘Immaginare il futuro’, prima edizione dal 2 al 4 agosto del festival letterario internazionale che ha come carattere quello di essere un “festival di letterature resistenti” e che si terrà nella frazione di Acciaroli, sulla costa cilentana. Un progetto nato da un’idea del gruppo di Left Wing e del Comune di Pollica, prodotto e finanziato dalla Regione Campania con la Scabec per la direzione artistica di Flavio Soriga, Alessandro Mazzarelli e Nicola Muscas.
Tre giorni per ragionare sul presente e guardare al futuro, dicono gli organizzatori, attraverso conversazioni e incontri con e voci importanti della narrativa, del giornalismo e del cinema d’autore, nel cuore del Mediterraneo, come Mario Martone, Karina Sainz Borgo, Valeria Parrella, Massimo Cirri, Roberta Scorrenese, Elvira Mujčič, Annalisa Camilli, Christian Raimo, Luca Restivo, Alberto Urgu. E con l’attiva partecipazione di Paolo Baron, libraio ed editore, che sta portando avanti la sua scommessa con la Libreria del Porto, conosciuta anche perché il suo titolare, appassionato di fotografia, l’anno scorso ha appeso qualche volta alla porta il cartello ‘Chiuso per tramonto’; una libreria particolare dove spesso i post it della moglie, Virginia Strino, e dell’amico libraio Vittorio Graziani, accompagnano i lettori nella scelta dei volumi trasmettendo opinioni ed emozioni.
Il programma della ‘tre giorni’ sul pontile nel porto di Acciaroli propone una serie di appuntamenti (a partire dalle 21) per indagare il presente, i tempi complessi e dalle tante anime, talvolta oscure, che caratterizzano la vita di oggi.
“Cosa ci inquieta degli anni che stiamo attraversando? – si chiedono gli organizzatori – Cosa vorremmo cambiare e in che modo? Da dove ripartire e su quale strada? Sono alcune delle domande su cui ci fermeremo a riflettere per provare a immaginare il futuro”. Il festival di Acciaroli, dunque, vuole essere resistente a partire dalle parole, dai libri, dalle storie, dalle pagine dei romanzi. Un festival di letteratura per provare a esorcizzare le paure che governano il nostro quotidiano. Immaginare il futuro vuole tornare a parlare dei grandi temi della stretta attualità e di quelli dimenticati: le migrazioni, l’identità, la scuola, il lavoro, le storie personali che intrecciano la grande Storia.
Concludono gli organizzatori della kermesse: “Questo festival sarà inoltre l’occasione per riscoprire un angolo d’Italia tra i più affascinanti: Acciaroli, frazione di Pollica, piccolo borgo affacciato sul mare, luogo del buon vivere all’interno del Parco Nazionale del Cilento. Insignito delle ‘5 vele’ di Legambiente e della Bandiera Blu, Acciaroli è presidio Slow Food e capitale mondiale della dieta mediterranea. Una piccola eccellenza del nostro grande Sud, con alle spalle una dolorosa e robusta storia di lotta alla criminalità organizzata.
Un buon viatico, si potrebbe dire, per Immaginare il futuro”. (ANSA)