I carristi del 4° reggimento carri di Persano impiegati nell’ ambito dell’ operazione “Baltic Guardian” in Lettonia continuano ad addestrarsi per migliorare le capacità operative e di cooperazione con i Paesi dell’Alleanza
Il contingente italiano schierato, nell’ ambito della missione in Lettonia, presso la base di Ādaži, ha condotto delle attività addestrative, quali il Combat Recovery e delle lezioni di tiro con il mortaio a corto raggio da 60 mm, con lo scopo di addestrare l’unità migliorandone le capacità operative e di cooperazione con altri Paesi dell’Alleanza Atlantica.
La compagnia di fanteria pesante schierata nell’ambito della missione in Lettonia ha condotto un’ attività addestrativa nella quale a seguito dell’abbattimento di un elicottero U.S.A. UH60 – Black Hawk interveniva quale Quick Reaction Force (QRF) dell’ enanched Forward Presence Battle Group per effettuare il Combat Recovery (riconoscimento ed estrazione dell’equipaggio).
La compagnia che, equipaggiata con armi individuali allestite con kit a salve e di reparto, includeva anche un plotone carri C1 Ariete, un plotone spagnolo Sapper e un team EOD albanese, è stata elitrasportata e infiltrata in ambiente boschivo con il compito di riconoscere ed estrarre i piloti, rimasti feriti a bordo del proprio velivolo UH60 – Black Hawk a seguito dell’ abbattimento dello stesso. Gli elementi ostili presenti nell’area erano rappresentati da personale di nazionalità polacca e canadese.
L’intervento in supporto delle pattuglie di Combat Recovery da parte del plotone carri che, con l’impiego del C1 Ariete ha attuato delle Block Position, è risultato determinante ai fini dello svolgimento dell’intera attività.
L’unità si è addestrata svolgendo delle lezioni di tiro con il mortaio C6-210 COMMANDO da 60 mm, in dotazione alla stessa, esercitando il personale italiano congiuntamente a quello spagnolo. Le attività svolte hanno permesso di addestrare ed amalgamare il personale, perfezionando le procedure tecnico-tattiche di impiego dell’equipaggiamento e dei mezzi in dotazione e le attività di comando e controllo del comando di compagnia grazie all’adozione dei medesimi standard operativi tra le varie unità multinazionali che hanno preso parte alle attività.
Il contingente italiano, inquadrato nel Multinational Battle Group Latvia (MN BG LATVIA) a guida canadese, nel quale sono inquadrati 9 Paesi dell’Alleanza, si addestra al fine di perseguire gli obiettivi prefissati dall’ eFP quali la capacità di integrazione e di cooperazione tra i Paesi della NATO.
L’eFP dimostra la volontà e la capacità della NATO di agire in maniera unitaria – NATO stands as one – e rappresenta uno straordinario momento di verifica delle proprie capacità militari di dispiegamento e di flessibilità d’impiego.
Il contingente italiano schierato in Lettonia nell’ ambito dell’ operazione “Baltic Guardian” al Comando del Ten. Col. Giovanni RUCCO è costituito su base 1° reggimento bersaglieri di stanza a Cosenza (CS), integrato da un’unità operativa carri di livello plotone e personale di staff del 4° reggimento carri di stanza a Persano (SA) e da altre unità dell’ Esercito.
Il 4° reggimento carri di stanza a Persano per l’esigenza ha enucleato un plotone carri equipaggiato con carri armati C1 Ariete.
Il 4° reggimento carri è un’unità pesante alle dipendenze della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, ad alta connotazione specialistica dell’Esercito dotata di carri armati C1 Ariete. Il reggimento svolge le attività addestrativa di specialità alternandole con i numerosi impieghi sia all’estero che sul territorio nazionale in particolare nell’operazione “Strade Sicure” dove più volte ha avuto la responsabilità del raggruppamento Campania.