Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole…
Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le stelle…
per frate Vento… per sor’Acqua… per frate Focu…
Laudato si’, mi Signore, per sora nostra matre Terra…
Ricordate questi versi di S.Francesco?
Ecco: S. Francesco patrono d’Italia, inventore della rappresentazione della Natività e mistico cantore delle bellezze della natura è il massimo ispiratore del presepio che andremo a visitare.
E’ per celebrare la sua idea, infatti, che Maurizio Ruggiero e gli “ Amici del presepe” , attraverso la visione della bellezza terrena che meglio conosciamo perché è il luogo in cui viviamo, ci conduce alla contemplazione della bellezza suprema che è Dio fattosi uomo per amor nostro, per la nostra salvezza.
Ci addentreremo così con gli occhi nelle viuzze del nostro paese a Guia e S.Stefano, al Follo e Bigolino e poi a S. Vito, S.Pietro e alla Cordana, per giungere a Borgo Furo e alla Piazza ed estasiarci infine di fronte al miracolo del Creatore divenuto creatura. È un miracolo in cui, come indica la cornice che inquadra la scena, possiamo rispecchiarci, poichè in quell’esempio divino è condensata ed esaltata tutta la nostra umanità.
Ma c’è un’ultima scena che in apparenza ha poco a che vedere con le precedenti: una incantevole marina di scoglio con ruderi classicheggianti. “È perché – spiega l’autore – la bellezza del paesaggio italiano in cui ho incastonato la Natività è fatta di monti e di mare”… e il mare per Maurizio, nato a Maiori, è quello della costiera amalfitana.
Si delinea così un’altra sfaccettatura del complesso significato di questo presepio. Non è, quello che andremo a compiere, un percorso di andata e ritorno, di semplice entrata ed uscita, ma un viaggio continuo, come è il cammino della nostra vita, in cui possiamo trovarci a fare delle svolte radicali. Non è detto, infatti, che quell’angolo di costiera campana segni la fine del presepio. Nel momento in cui ci volgeremo indietro, ci accorgeremo che quello è invece un nuovo inizio: l’inizio del percorso biografico che ha portato Maurizio Ruggiero a realizzare proprio quest’opera e proprio qui, a Valdobbiadene.
Per la possibilità di realizzarla in una sede così prestigiosa come Villa dei Cedri si ringraziano il Sindaco Luciano Fregonese e l’Amministrazione Comunale tutta, che hanno dimostrato una grande sensibilità al valore sociale, culturale e artistico del presepio.
Per essersi prodigati a titolo gratuito nei lavori di allestimento, con instancabile entusiasmo e dedizione, si ringraziano gli Amici del Presepio: Andrea Baratto, Stefano Borghin, Flavio Bortolomiol, Edi Casagrande, Andrea Girardi e Maurizio Prandin, Silvana Follador.