Il 12 giugno sarà il giorno del gemellaggio tra la Città di Minori e la Città di Patti, terra di origine di Trofimena/Febronia; atto formale che sancisce un’unione esistente da sempre, che vuole però rinnovarsi trovando una più ampia e condivisa unità di intenti.
Entrambe i consigli comunali, convocati nella medesima data e ora, saranno chiamati a ratificare una scelta che le Amministrazioni hanno lungamente perseguito dialogando costantemente, accomunate dal profondo senso di appartenenza ad una storia ed una tradizione che nei secoli, partendo dalla fede, ha consentito la realizzazione di scambi culturali e commerciali.
Ed è nel solco di questo rapporto che le Amministrazioni mirano a dare impulso all’attività di gemellaggio come strumento per diffondere una maggiore sensibilità verso le diversità culturali e per incentivare scambi ed incontri che favoriscano il senso di amicizia e collaborazione fra le rispettive comunità Scopo ulteriore è quello di approfondire la conoscenza e la valorizzazione dei rispettivi patrimoni storico-culturali e sociali, terreni da cui partire per avviare una più profonda cooperazione con progetti condivisi che possano dare impulso e sviluppo alle realtà locali.
Gli ambiti individuati sono diversi, si va dalla cultura con l’obiettivo di facilitare la promozione e l’organizzazione di eventi e percorsi culturali e artistici comuni, al turismo con l’idea di sviluppare e realizzare attività comuni di promozione, arrivando alla scuola spazio in cui avviare progetti didattici comuni partendo dalle reciproche esperienze formative. Sono compresi nel patto tra le due città anche azioni per lo Sport e l’Associazionismo con l’individuazione di azioni di interscambio sui territori.
Minori e Patti si accingono quindi a stringere ancora di più le proprie comunità, scelgono di farlo sentendosi parte di una storia che li vuole uniti, di una comunanza che ha permesso di sentirsi fratelli uniti da quel mare che ne ha segnato il destino.
La scelta poi del 12 giugno non è casuale. Ricorre infatti il trentennale della visita a Patti dell’allora Pontefice Giovanni Paolo II.
In quella occasione il Papa esaltò la figura di santa Febronia-Trofimena, ed ebbe a ricordare ai giovani la sua fortezza d’animo e il suo esempio.
Partendo quindi dall’invito dell’allora Pontefice l’auspicio è che questo gemellaggio possa essere uno stimolo specialmente per le giovani generazioni, affinchè lo alimentino con la loro vitalità facendo dello studio del nostro passato uno stimolo per trarre spunti per il loro futuro personale e per quello del nostro territorio.