La clausola della discordia. Quella apposta sul contratto di Leonardo Menichini.
Quella che ha già diviso i tifosi e che ha confermato, a denti stretti il direttore generale Fabiani sottolineando: “Tutti siamo in discussione. Anche il sottoscritto”. Già perché a spingere per quella clausola di riconferma in caso di promozione è stato soprattutto il direttore generale della Lazio, Ighli Tare che aveva caldeggiato l’ingaggio del suo ex allenatore (ai tempi del Brescia) fin dal ritorno della Salernitana in Prima divisione.
L’albanese sta già lavorando ai fianchi affinché quella clausola venga rispettata e, in considerazione dell’influenza dimostrata finora in talune scelte di mercato, è facile pensare che sulla panca granata si accomoderà anche l’anno prossimo il discusso Leo.
Il suo calcio non esalta, le sue decisioni hanno spesso fatto discutere ma la squadra è ad un passo dalla vittoria del campionato (che probabilmente sarebbe potuta arriva anche prima). Tare potrebbe indirizzare anche altre scelte di mercato e spingere qualche giovane, non di prima fascia, made in Lazio verso la Salernitana.
Il resto lo farà Lotito che a Fabiani ha già confermato fiducia come gestore del gruppo, compito che potrebbe stare stretto all’ex Messina e chissà che in quella frase – “Siamo tutti in discussione, anche il sottoscritto è a rischio”- non sia un segnale chiaro e forte nei confronti della società. Ma ora c’è la promozione da conquistare. C’è il Barletta da matare…. Il futuro può attendere.
Giuseppe D’Alto