Anche la XXI edizione del Mediterraneo Video Festival è giunta al termine. Moltissimi i film italiani e stranieri che si sono susseguiti nella kermesse; ieri, domenica 16 settembre, in occasione dell’ultima serata, si è svolta la cerimonia di premiazione.
La novità di quest’anno è stata la giuria giovani composta dagli alunni del Liceo Da Vinci di Vallo della Lucania. I ragazzi si sono espressi a favore di due cortometraggi: Clay – a Love story di Anna Sagaglia, e Born in Gambia di Natxo Leuza.
La giuria di qualità invece, composta da Elisabetta Pandimiglio e Antonello Carboni, nella categoria lungometraggi ha assegnato due primi premi ex aequo: Les Temps des Forets di Francois -Xavier Drouet e Lunàdigas di Nicoletta Nesler e Marilisa Piga. Per il film francese, le motivazioni sono state le seguenti: “per la capacità espressiva e narrativa di sviluppare un problema attuale, attraverso un’ampia e progressiva articolazione di approcci differenti, che mette in luce l’urgente necessità sociale verso pratiche più sostenibili”. Il film delle due registe italiane, invece, è stato premiato “per aver trattato con ironia e rigore un argomento considerato ancora un tabù nella società contemporanea, non tralasciando una certa sperimentazione formale che spezza con leggerezza la complessità di un tema affatto risolto”.
Nella categoria cortometraggi, anche la giuria di qualità è stata concorde nell’assegnare il primo premio a Born in Gambia, “per aver affrontato con delicata empatia storie difficili, ambientate in un mondo di diritti negati fin dall’infanzia”.
Infine, ad aggiudicarsi una menzione speciale è stato il film Les amoureux des bancs publics di Gaia Vianello e Juan Martin Baigorria, “per la freschezza con cui la regista ritrae le aspirazioni di una comunità che ripone in tutte le forme di arte e cultura, anche le più marginali, l’unica via di riscatto verso un mondo più civile”.