Due sedicenni sono rimasti feriti nel corso di una maxi-rissa avvenuta ieri sera a Salerno sul Lungomare Trieste, crocevia della movida, e alla quale hanno preso parte più di venti giovanissimi. Ad avere la peggio è stato un ragazzo che, colpito con un oggetto appuntito, è stato trasportato nell’ospedale di Salerno dove è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia vascolare in quanto era stato colpito alla femorale.
Ora il 16enne è ricoverato nel reparto di Chirurgia d’Urgenza ma è fuori pericolo. L’altro minorenne, invece, ha ricevuto qualche punto di sutura ed è stato dimesso.
Entrambi i ragazzi, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, dopo essere stati feriti al gluteo e alla gamba, si sono rifugiati in un fast food poco distante in quanto inseguiti da un gruppo di altri giovani. La richiesta d’intervento è arrivata dalla responsabile del locale che ha contattato il 112.
All’arrivo degli agenti della sezione Volanti, una parte dei giovani è fuggita. Sono in corso indagini della Squadra Mobile per accertare con esattezza la dinamica e l’identità dei giovani che hanno partecipato alla rissa.
Gli agenti, oltre ad aver raccolto diverse testimonianze, stanno esaminando i filmati, sia delle telecamere di videosorveglianza che quelli amatoriali finiti sui social, per provare a ricostruire l’accaduto.
La rissa, secondo gli investigatori, è iniziata sul Lungomare Trieste, nei pressi della spiaggia di Santa Teresa, e poi è proseguita all’esterno del locale nel quale i due giovani feriti hanno trovato riparo. (ANSA).
“La rissa scatenata da decine di adolescenti a Salerno sabato sera, con due ragazzi accoltellati, è l’ennesima immagine di una violenza inaudita raggiunta da una fetta delle nuove generazioni.
Dai filmati che tanti cittadini ci hanno inviato, si nota un’aggressività tremenda, con tutti i protagonisti, fra l’altro, sprovvisti di mascherina, che si pestano senza ritegno, senza pensare alle conseguenze.
Ma la cosa più inquietante sono i video pubblicati sul web, con le risate di chi sta filmando, segno della deriva totale ormai di una certa parte di società che sembra non avere più rispetto per la vita”. Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.