L’ultimo censimento del 2011 in Italia presenta nella provincia di Salerno una netta diminuzione dei coniugati, dal 2007 al 2011 si registra un calo dell’1,2% dei coniugati, mentre aumentano i divorziati e si presentano le figure di ”convivenza”, “coppie di fatto” e di “single”.
Ma fondamentalmente questo calo da cosa è dipeso?
Il matrimonio, ossia l’accordo e l’unione fra coniugi è stato da sempre considerato come una tradizione ed un impegno religioso indissolubile , necessario tra le coppie, ciò che ha portato all’allontanamento di questo sacramento sono stati i vari cambiamenti culturali e sociali che si sono presentati nel corso della storia.
Se mettessimo a confronto i giovani di ieri ed i giovani di oggi, sarebbe palese che le vecchie generazioni ricevevano un’educazione più rigida e dovevano seguire delle regole ben precise dettate da valori importanti, mentre al giorno d’oggi abbonda la libertà di pensiero e di azione.
Il progresso, l’innovazione e le varie trasformazioni sociali, come l’emancipazione della donna, hanno concesso un cambiamento radicale degli usi , dei costumi e di quella che prima era considerata “ normale routine”.
Alla domanda posta ad una giovane ragazza:” che cos’è per te il matrimonio” , la risposta è stata: ”Un semplice atto religioso, ma la maggior parte dei giovani non ne sentono più la necessità, si può amare anche senza uno specifico contratto”.
Attualmente, il matrimonio è considerato come “ un accordo civile tra due persone” ,”una sistemazione “ , “un affare” , “ una vera e propria commercializzazione dei sentimenti” , “ un’ipocrisia ed un’apparenza”, Quindi secondo l’idea comune si può decisamente scartare questo modello preferendo “la convivenza” ,che non implica nessun tipo di complicazione.
L’ideologia più diffusa tra i giovani è quella di “ realizzarsi lavorativamente “ , questo grande raggiungimento viene posto in cima ai desideri , si preferisce appagare l’individualità , il divertimento e la spensieratezza, non c’è spazio per creare una famiglia e non si accettano più compromessi, nella coppia non si è più disposti a comprendere l’altro , è più semplice arrendersi, ed è qui entra in gioco la figura del “ divorzio”.
Purtroppo, questa generazione tecnologica mira all’efficienza e alla scoperta della “ materialità” , troppo spesso l’etica , la spiritualità e tutti i grandi insegnamenti vengono calpestati , non c’è più spazio per l’essenzialità.
Per non dimenticare l’importanza del matrimonio riaffioriamo alla memoria una grande considerazione di San Josèmaria Escrivà su questa tematica :”Il matrimonio –non mi stancherò mai di ripeterlo-è un cammino divino, grande e meraviglioso, e come tutto ciò che abbiamo di divino in noi, ha manifestazioni concrete di corrispondenza alla grazia, di generosità , di donazione e di servizio.”
Concetta Bottiglieri.