Massimo Dapporto, Ladro Di Razza il 25 a Giffoni.

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Una storia di ingenuità e fame, di illusioni e inganni, di risate e lacrime, quando le parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato. Tutto questo è “Ladro di Razza”, il prossimo spettacolo che VI Stagione di Prosa, promossa dall’Associazione Giffoni Teatrocon il supporto del Giffoni Film Festival, inserisce in cartellone. Atteso martedì prossimo, 25 febbraio, Massimo Dapporto protagonista, insieme con Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey, di un testo di Gianni Clementi, per la regia di Marco Mattolini che, ispirandosi alla grande tradizione del cinema neorealista, indagherà in chiave di tragicommedia sull’Italia attuale.

Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione, regalando allo spettatore 3 personaggi da ricordare. Tito, Oreste e Rachele, protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola storia diventano il tramite per raccontare un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, ma ancora capace di sussulti d’orgoglio. «E’ importante mettere in scena questo testo con un allestimento e un cast totalmente nuovi a tre anni di distanza dalla sua breve uscita sulla scena romana, perché – spiega Mattolini – riferendosi ad un momento ormai lontano ci fa riflettere sul presente più attuale, sull’estraneità delle persone rispetto ai grandi fatti della storia e della politica, sulla profonda incidenza dell’incertezza economica e sociale sulle scelte morali delle persone, sull’eterno confronto fra l’adeguarsi allo status quo, alla situazione dominante per quanto sinistra e inaccettabile si percepisca e la tentazione/coraggio di ribellarsi». Il cast che mette insieme per la prima volta attori di provenienza diversa, ma tutti romani non solo in termini anagrafici, li fa cimentare con la bella lingua popolare della Capitale, con la capacità, la leggerezza, la profondità che gli ha fatto conquistare in pochi anni palcoscenici e pubblici molto lontani da quelli della capitale, in Italia e all’estero.

LO SPETTACOLORoma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tito, abituato a inventarsi la vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l’ennesima pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce c’è un usuraio, noto per la sua crudeltà. Decide quindi di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, suo amico d’infanzia, che lavora come operaio nelle fornaci di Valle Aurelia. Deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per placare l’ira del “cravattaro”. Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive da sola in un appartamento lussuoso del ghetto. Sarà lei la sua vittima. Tito la corteggia e, dopo un’estenuante resistenza della donna, riesce finalmente ad entrare nelle sue grazie. Ormai è di casa e pronto per il furto, in cui coinvolge anche l’amico fornaciaro. E’ l’alba del 16 ottobre 1943, il momento del rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. In questa storia, mai il detto “Al posto sbagliato nel momento sbagliato” fu più puntuale. Ma il piccolo uomo Tito, opportunista e vigliacco, catapultato di colpo in un episodio storico dirompente, scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto.

INFO UTILI L’appuntamento è alle 21. Ancora attive le prevendite per gli ultimi tagliandi disponibili, acquistabili anche direttamente al botteghino aperto dalle 20. Il costo del singolo biglietto è di 27 euro (comprensivo di prevendita). Per informazioni: Associazione Giffoni Teatro – tel. 339 4611502; 089 866 760.