da Anna De Rosa riceviamo e pubblichiamo
Oggi dopo tanto tempo , e il tempo è sempre poco e tiranno voglio onorare , con gran rispetto , stima e ammirazione una coppia di amici Marisa Santoro e Vittorio Iannotta, marito e moglie che hanno scelto la scrittura per lasciare testimonianze del passato , il loro passato che però è il nostro passato , ogni persona è storia , è vissuto e raccontare , raccontarsi , esprimersi in poesia e soprattutto in vernacolo (dal lat. vernacŭlus, agg., «domestico, familiare» )per Marisa,
E’ grande cosa la SCRITTURA e pubblicare libri con le difficoltà in campo è un atto eroico e dovuto per chi come loro crede sia importante lasciare valori e storie di una volta! …
Marisa (pluripremiata a tanti concorsi) partecipa agli eventi (anche a quelli organizzati da me) recitando le sue poesie che sono liriche ,ci dona momenti indimenticabili ad ascoltarla, la semplicità e la gentilezza narrativa dell’autrice conducono quasi fanciullescamente, nei meandri di un universo popolato da personaggi , oggetti , visioni un po’ nostalgici , talvolta seriosi, talvolta propensi a cedere una parte di sé nascosta :i propri pensieri, i propri ricordi , i propri sentimenti.
Con Vittorio Iannotta torniamo indietro nel tempo, avvolti in una atmosfera di delicata nostalgia , ironia nei ricordi di una infanzia che nella sua umiltà è un ricordo felice , di voluta e ricercata voglia di compagnia , di famiglia …
E’ sempre Vittorio Iannotta, il protagonista che attraverso i suoi ricordi riesce a tirare fuori da sé il più nascosto sentimento del vivere pienamente la Vita, che ci accompagna quotidianamente ; io naturalmente mi sono emozionata leggendo il racconto di Bruto , il suo cane lupo e degli altri animali della sua gioventù. Tutti i racconti di Vittorio ripercorrono la sua vita dalla infanzia , gioventù, Marisa , la sua famiglia , i treni , storie dagli anni 40 a oggi …
Marisa (pluripremiata a tanti concorsi) partecipa agli eventi (anche a quelli organizzati da me) recitando le sue poesie che sono liriche ,ci dona momenti indimenticabili ad ascoltarla, la semplicità e la gentilezza narrativa dell’autrice conducono quasi fanciullescamente, nei meandri di un universo popolato da personaggi , oggetti , visioni un po’ nostalgici , talvolta seriosi, talvolta propensi a cedere una parte di sé nascosta :i propri pensieri, i propri ricordi , i propri sentimenti.
Con Vittorio Iannotta torniamo indietro nel tempo, avvolti in una atmosfera di delicata nostalgia , ironia nei ricordi di una infanzia che nella sua umiltà è un ricordo felice , di voluta e ricercata voglia di compagnia , di famiglia …
E’ sempre Vittorio Iannotta, il protagonista che attraverso i suoi ricordi riesce a tirare fuori da sé il più nascosto sentimento del vivere pienamente la Vita, che ci accompagna quotidianamente ; io naturalmente mi sono emozionata leggendo il racconto di Bruto , il suo cane lupo e degli altri animali della sua gioventù. Tutti i racconti di Vittorio ripercorrono la sua vita dalla infanzia , gioventù, Marisa , la sua famiglia , i treni , storie dagli anni 40 a oggi …
Spero che i loro libri stiano nelle librerie non dolo dei loro amici e parenti , ma anche in qualche biblioteca scolastica!
Entrambi sono a mio avviso indissolubili, , una sorta di braccio e mente, fino a fondersi , entrambi, e non sai più chi è chi!
Entrambi sono a mio avviso indissolubili, , una sorta di braccio e mente, fino a fondersi , entrambi, e non sai più chi è chi!
Anna de Rosa