«Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre. (…) il Mediterraneo è un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia: bestie da soma, vetture, merci, navi, idee, religioni, modi di vivere. E anche le piante
F. Braudel
Il mare per antonomasia è il mediterraneo, luogo di scambio e di bellezza.
L’unico che era conosciuto fin dall’ antichità che tanto ha fatto per la sopravvivenza dei popoli che lo hanno calcato.
Mediterraneo, mare nostrum, mare chiuso che proprio per questa sua caratteristica è sempre stato saccheggiato e a volte depredato, di pesce di bellezza, mare fragile e a volto poco curato. Mare desiderato, mare da vivere mare da solcare
Di Mediterraneo e di mare si è parlato a Futuro Remoto quest’anno, analizzandone tutte le sfaccettature e coinvolgendo tutti: bambini, famiglie, operatori turistici, associazioni ambientaliste, ed esperti del settore.
Molte riflessioni e tanti spunti sono stati lanciati, i seminari/workshop sono stati magistralmente condotti da Alessandro Cecchi Paone.
Lo sfruttamento corretto delle risorse,e la necessità di una corretta integrazione fra il sistema marino e quello turistico.
Tanto da fare, ma il primo tassello del puzzle è stato messo, ora compito alle amministrazioni cercare di realizzarlo il più velocemente possibile.