Coldiretti Salerno lancia l’allarme sulla mancata profilassi di stato negli allevamenti bovini e bufalini della provincia. In una lettera inviata al direttore generale dell’Asl e alla Regione Campania, Coldiretti ricorda che gli allevamenti, entro la data del 30 giugno, devono obbligatoriamente essere sottoposti alle profilassi di Stato ai fini del mantenimento delle qualifiche sanitarie di “Ufficialmente indenne”.
“Ad oggi – denuncia il direttore Salvatore Loffreda – sembra che solo il 40% degli allevamenti sia stato sottoposto ai controlli. Un ritardo insostenibile che rischia di penalizzare gravemente le aziende zootecniche già colpite duramente dalla crisi del comparto”.
Ma qual è il rischio in caso di mancata profilassi? Lo spiega il direttore di Coldiretti Salerno: “Nella sciagurata ipotesi che entro il 30 giugno non si riesca a sottoporre, da parte delle competenti ASL, gli allevamenti ai controlli, per quelli omessi non sarà possibile procedere alla libera commercializzazione del latte. In pratica, per vendere il latte, le aziende saranno costrette alla pastorizzazione, un’ipotesi che comporterebbe ingenti danni alla già precaria condizione economica degli allevatori, con un aumento dei costi e la probabile impossibilità di collocazione del prodotto sul mercato”. Coldiretti Salerno sollecita l’Asl ad adottare tutti quei provvedimenti, tra cui la messa a disposizione di personale Veterinario, affinché entro la data del 30 giugno tutti gli allevamenti vengano sottoposti a controllo ai fini del mantenimento della qualifica sanitaria di ufficialmente indenne.
In caso contrario, Coldiretti Salerno annuncia azioni legali e un’azione di richiesta risarcimento danni dagli allevatori a causa del mancato rilascio della certificazione.