Tanti interrogativi, ma anche una spiegazione possibile su uno degli aspetti più inquietanti della storia del nostro Paese. In che modo mafia e camorra sono nate e come hanno colluso il tessuto sociale italiano? Lo storico Francesco Benigno ne è certo: «La prima trattativa tra Stato e mafia è di centocinquant’anni fa. Centocinquantaquattro, per l’esattezza». Mafia e camorra nascono come setta. A ripercorrere la storia dell’intreccio tra Stato e criminalità organizzata nei primi vent’anni dell’Italia è Francesco Benigno, storico italiano che sarà ad Eboli giovedì 14 aprile, dove presenterà il suo libro “La mala setta”, edito da Einaudi, con documenti inediti che riscrivono la storia, dal 1859 al 1878, della criminalità organizzata.
Grazie all’evento “A cena con l’autore”, organizzato dalla Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi, il 14 aprile alle ore 19 presso Cantina Segreta, lo scrittore e giornalista Pino Aprile intervisterà Francesco Benigno. Si rinnova così l’appuntamento letterario sulla questione meridionale organizzato dalla Fondazione Luigi Gaeta, questa volta per conoscere un altro fenomeno nato dal processo di unificazione dell’Italia. Non a caso la scelta è ricaduta su “La mala seta”, il saggio di Francesco Benigno che ricostruisce gli eterni rapporti fra la politica e gruppi variamente dediti ad attività criminali.
Francesco Benigno insegna Storia moderna presso l’Università di Teramo. Direttore dell’Imes (Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali), fa parte del comitato di redazione di «Meridiana, rivista di storia e scienze sociali» e della redazione di «Storica». Le sue ricerche si concentrano sulla storia politica europea della prima età moderna, con particolare riferimento all’Italia spagnola e alla monarchia degli Asburgo. Tra le sue pubblicazioni più recenti Specchi della rivoluzione. Conflitto e identità politica nell’Europa moderna (Donzelli 1999); Ultra pharum. Famiglie, commerci e territori nel Meridione moderno (Meridiana libri 2001).
Pino Aprile giornalista e scrittore italiano, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente, ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate Viaggio nel sud e a Tv7, settimanale di approfondimento del TG1. Nel 2010 pubblica “Terroni”, un saggio giornalistico che descrive gli eventi che hanno penalizzato economicamente il meridione, dal Risorgimento ai giorni nostri. L’opera è divenuta un bestseller, con 250.000 copie vendute. Per questo libro, il 29 maggio 2010, gli sono stati conferiti, fra gli altri, a Palermo il Premio Augustale, a Reggio Calabria il Rhegium Julii, ad Aliano il Premio Carlo Levi.