Settant’anni fa, nell’ottobre del 1954, la città di Maiori fu gravemente colpita da un’alluvione che lasciò profonde ferite sia nel territorio sia nella comunità locale. Questo evento drammatico ha segnato in modo indelebile la storia della città. A distanza di sette decenni, il comune di Maiori, guidato dall’attuale sindaco Antonio Capone, ha voluto commemorare questa tragedia, trasformando il ricordo in azioni concrete per prevenire simili catastrofi in futuro.
Il sindaco ha sottolineato l’importanza di queste opere, specificando che i lavori di riduzione del rischio idrogeologico, riguardanti il torrente Reghinna Maior, sono in fase di completamento. Quest’opera, definita epocale, rappresenta un traguardo cruciale per garantire la sicurezza della città. La rilevanza di questi lavori è duplice: non solo rispondono ai disastri del passato, ma preparano Maiori a fronteggiare i potenziali eventi meteorologici estremi del futuro.
Il progetto di sicurezza denominato “Maiori Sicura” ha avuto inizio nel 2015, come una delle iniziative principali dell’amministrazione Capone. Il percorso per arrivare a questo punto è stato lungo e complesso, partendo dall’ottenimento dei finanziamenti necessari dai fondi regionali e statali, attraverso fasi di progettazione, autorizzazioni e infine realizzazione delle opere. Questa serie di interventi rappresenta il più significativo sforzo di risanamento, consolidamento e riduzione del rischio mai realizzato nel letto del torrente Reghinna Maior dai tempi dell’alluvione del 1954.
L’intervento è stato suddiviso in quattro lotti distinti, per un investimento totale di circa 3,9 milioni di euro, provenienti da fondi regionali e ministeriali. Tali lavori hanno interessato l’intero bacino idrografico del torrente, partendo dal Ponteprimario fino alla foce, e coinvolgendo anche i valloni di Trapulico, Marito e del Demanio.
I lavori effettuati hanno incluso la rimozione di centinaia di metri cubi di detriti e rifiuti, accompagnata da un importante intervento di consolidamento e livellamento delle sponde. Questi sforzi non solo hanno permesso di ripristinare il corso originario del fiume, come risulta dalle antiche mappe, ma hanno anche creato le condizioni per una manutenzione futura più agevole e sostenibile. Questo permette di guardare al futuro con maggiore fiducia rispetto alla capacità di prevenire e gestire le emergenze idrogeologiche.
A Maiori è in corso un importante progetto di riqualificazione che abbraccia sia l’aspetto idrogeologico che quello ambientale. Sebbene gli effetti visibili dell’intervento possano sembrare minori, si tratta di un’importante iniziativa mirata a garantire la sicurezza del fiume che attraversa il cuore della città. L’obiettivo principale è ridurre il rischio che si verifichino eventi catastrofici, come accaduto in passato, mettendo in atto misure di precauzione e salvaguardia.
Il Comune di Maiori sottolinea il suo impegno costante nella tutela del territorio, affermando che continuerà a effettuare un’attenta manutenzione ordinaria del torrente. Questo è possibile grazie alle economie generate durante i lavori, ottenute tramite l’uso di macchinari specifici che hanno ridotto significativamente i costi per le casse comunali. Con questi risparmi, il Comune prevede di continuare con ulteriori interventi di pulizia e monitoraggio. Tali azioni sono fondamentali per mantenere la piena funzionalità del sistema idrogeologico e idrografico connesso al fiume Reghinna Maior.
In occasione del settantennale dell’alluvione che colpì la zona, il sindaco Antonio Capone ha fornito una riflessione che unisce memoria storica e prospettive future. Da un lato, il ricordo della tragedia passata resta una ferita indelebile per tutta la comunità, un evento che ha segnato profondamente la storia locale e le famiglie di Maiori. Dall’altro, questo anniversario rappresenta uno stimolo continuo affinché la città si dedichi a costruire, con determinazione e impegno costante, un futuro più sicuro sia per i cittadini che per il territorio. Il percorso affrontato per raggiungere questo obiettivo è stato lungo e complesso, ma il sindaco esprime soddisfazione e orgoglio per aver superato le difficoltà e realizzato un intervento che testimonia l’impegno preso verso la popolazione e gli insegnamenti della storia.
