Si è spento all’età di 83 anni Italico Santoro, più volte parlamentare del PRI.
Era nato a Contursi Terme ed era stato uno dei principali ispiratori della stagione della rinascita salernitana.
Lo ricordano il giornalista Stefano Folli con un necrologio sul quotidiano La Repubblica e due esponenti repubblicani come Guido Compagna (padre di Francesco) e Giuseppe Gizzi su Facebook.
È morto Italico Santoro, repubblicano più volte parlamentare. Si era occupato soprattutto di Mezzogiorno e di politica estera. Nato a Contursi. Si era laureato Napoli in geografia politica ed economica con mio padre, pubblicando su Nord e sud importanti saggi sull”industrializzazione nel Sud. Ultimamente con altri amico era stato sostenitore della Fondazione Spadolini. Il Mezzogiorno democratico perde uno dei suoi migliori rappresentanti, io un caro amico.
Mi giunge da un caro Amico la notizia della scomparsa dell’amico Italico Santoro, per anni parlamentare repubblicano, vice presidente di Legacoop e uomo politico al quale tutti i repubblicani salernitani e non solo, sono stati profondamente affezionati. Uomo di grande intelligenza, dal carattere non semplice, ma fermo nei principi e nella visione. Suo il merito principale della rinascita dell’Edera in provincia di Salerno negli anni 80 e 90. Partito al quale, anche il sottoscritto si avvicino’ in giovane età. Egli fu fra i principali interpreti ed artefici della nascita delle prime giunte laiche e di sinistra a Salerno. I successivi meriti (molto amplificati) di Vincenzo De Luca, nacquero grazie all’azione propulsiva di Italico Santoro e di Ferdinando Cappuccio, assessore repubblicano all’urbanistica delle citate prime giunte, che posero le basi per la rinascita e il ridisegno urbanistico della città di Salerno. Sua la capacità di aggregazione di tanti repubblicani e i risultati a due cifre nei consigli comunali di Salerno, Cava de Tirreni, Battipaglia, Nocera inferiore. Un uomo, Italico, che non aveva smesso di interrogarsi e di esercitarsi sui problemi, specie su quelli internazionali. Attivissimo nell’ultima fase nelle attività della Fondazione Spadolini. A Italico e alla sua famiglia va il mio commosso ricordo. Anche la mia gioventù oggi ha perso un pezzo di sé.