Questa mattina, presso l’Aula Magna “Vincenzo Buonocore”, con inizio alle ore 11.00, si è svolta una giornata istituzionale in ricordo di Biagio Agnes, a cinque anni dalla scomparsa.
Biagio Agnes, giornalista e manager, dal 1982 al 1990 è stato storico direttore generale della Rai, tra i più longevi della tv pubblica. Sotto la sua direzione la Rai ha affrontato i profondi cambiamenti intervenuti nel settore radiotelevisivo con l’avvento della tv commerciale. Con Agnes direttore generale sono stati avviati nuovi servizi, come Televideo, e sperimentato nuove tecnologie quali le trasmissioni via satellite e l’alta definizione. Tra le sue intuizioni l’ideazione del celebre magazine medico televisivo Check-up, trasmesso su Rai1.
Nel 2006, Agnes è stato uno dei protagonisti dell’istituzione della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, corso biennale post laurea riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti (quest’anno alla sua quarta edizione), che ha direttore fino al 30 maggio 2011, giorno della sua scomparsa.
All’incontro- cui erano presenti numerosi familiari, amici e colleghi di Agnes- sono intervenuti il rettore Aurelio Tommasetti, il già rettore Raimondo Pasquino, il giornalista Alberto La Volpe, cofondatore e vicedirettore del Tg3 assieme a Biagio Agnes e Sandro Curzi e direttore del Tg2 dal 1987 al 1993, e il giornalista Giuseppe Giulietti, capo del sindacato dei giornalisti Rai (Usigrai) ai tempi della direzione Agnes, e dal 2015 presidente del sindacato unitario dei giornalisti italiani, la FNSI.
“Biagio Agnes- ha ricordato il rettore Tommasetti nel corso del suo intervento introduttivo- ha vissuto la vita come servizio al bene comune, attraverso i suoi molteplici impegni professionali. E questo nostro incontro di oggi, che si pone in ideale continuità con l’inaugurazione e intitolazione della sala stampa del campus di Fisciano del 2 marzo 2015, vuol essere anche un modo per esprimere gratitudine a un grande professionista, a un amico che per anni ha fatto onore al nostro Ateneo, educando generazioni al mestiere così delicato e importante che è quello del giornalista.
Di Biagio Agnes abbiamo ammirato non solo la grande professionalità, ma l’entusiasmo fresco di chi si trovava a suo agio in mezzo a giovani ai quali trasmettere il mestiere del giornalista, ma anche l’arte della vita”.
A chiusura dell’incontro, l’intervento emozionato della vedova Agnes, Rosella Valentinetti.