Diffusi in queste ore i risultati della classifica The Times Higher Education World University Rankings 2019, il più importante rapporto internazionale che valuta ogni anno le prestazioni delle università mondiali, rappresentando la più completa attività di valutazione e monitoraggio del mondo universitario.
“The Times” rileva, infatti, le performances di migliaia di università mondiali considerando le mission fondamentali: didattica, ricerca, trasferimento delle conoscenze, prospettive internazionali. L’Università di Salerno, che lo scorso anno è entrata per la prima volta in classifica collocandosi da subito nella top 400 degli atenei mondiali, conferma il suo posizionamento nel gruppo 351-400.
In particolare, tra tutte le italiane presenti nel ranking, che quest’anno ospita un numero maggiore di atenei, UNISA si colloca al 12° posto, sulle 43 università d’Italia presenti. Inoltre, sempre dal confronto con gli atenei nazionali, l’Università di Salerno si posiziona nella prima metà della graduatoria, confermandosi leader al Centro-Sud, appena dopo l’Università Federico II di Napoli (all’11° posto e al 345° al mondo).
“Entrare in un ranking internazionale come quello del The Times è già motivo di gioia, confermarsi negli anni è segno di successo – dichiara il rettore Aurelio Tommasetti. La classifica The Times, che rappresenta ad oggi la più corposa graduatoria universitaria internazionale, ci inserisce tra i primi 400 atenei del mondo e tra i primi quindici d’Italia, leader al Centro-Sud. Ma non basta, la nostra Università è la seconda in Italia per l’influenza nella ricerca”.
Difatti l’indicatore “Citations”, che esamina il ruolo delle università nella diffusione di nuove conoscenze e che viene studiato calcolando il numero di volte in cui lavori di ricerca pubblicati da un ateneo vengono citati da studiosi a livello mondiale, evidenzia per UNISA un punteggio pari a 93.9 (contro l’87.8 dello scorso anno), collocando l’ateneo al 2° posto tra le Università italiane più influenti nella ricerca, secondo solo all’Università tematica San Raffaele di Milano e primo assoluto tra le generaliste.
“È un traguardo di cui siamo molto soddisfatti – continua il rettore – perché va a premiare gli sforzi messi in campo in questi anni per rendere UNISA un polo di riferimento scientifico a livello internazionale. Lo testimoniano anche i risultati conseguiti nel ranking delle giovani università del mondo, ovvero di quelle con meno di 50 anni. In questo ranking l’Università di Salerno si è posizionata al 69° posto (mentre era 71esima lo scorso anno), quarta tra le italiane e primo ateneo del Centro-Sud, in perfetta coerenza anche con la classifica nazionale de “Il Sole 24Ore”. Guadagnare posizioni nel confronto con gli atenei del mondo è, a mio parere, uno dei modi più efficaci per migliorare le prospettive di studio, formazione e lavoro per i nostri giovani, favorire il processo di internazionalizzazione ed attrarre i migliori docenti e studenti”.
“Non è un caso – conclude il rettore – che in questi giorni il Ministero abbia premiato ancora una volta Unisa con un incremento della quota percentuale FFO, riconoscendo l’impegno dell’ateneo su didattica, ricerca, internazionalizzazione e attenzione agli studenti”.