Ancora si deve chiudere il primo, azzoppato da mille richieste di accesso agli atti in vista di una sofferta aggiudicazione, e lunedì si riparte con il secondo.
Sono i bandi Infratel per la rete a banda ultralarga nelle aree bianche, quelle a fallimento di mercato, che mettono a disposizione un totale di 3 miliardi per portare l’Italia in regola con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea.
Il prossimo appuntamento è fissato per dopodomani, 20 febbraio, alle 13, quando scadono i termini per la presentazione delle offerte tecniche ed economiche relative a dieci Regioni (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia, ma anche la provincia di Trento), divise in sei lotti: sul piatto ci sono 1,25 miliardi per un’infrastruttura che coprirà una popolazione di 5,5 milioni di abitanti (3,9 milioni tra case e aziende) in 3.710 Comuni. La prequalificate, anche se l’ufficialità non c’è, sarebbero OpEn Fiber, Telecom, Acea, Estra, E-Via e Fastweb.
Fonte Ansa