Via Badolato – Vallo della Lucania (Salerno)
Cilento Arte ETS presenta
L’ULTIMASIGARETTADIBORSELLINO
di Corradino Pellecchia
con Roberto Nisivoccia e Anna Scarpetta
regia Francesco Petti
Partecipa in diretta streaming Salvatore Borsellino, in dialogo con Agostino Bellucci
“Se la gioventù negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo” [Paolo Borsellino]
IldestinodiPaoloBorsellinosiècompiuto. UnavecchiaFiat126,imbottita diesplosivoeinnescataadistanza,hacancellatolavitadelgiudicepalermitanoedellasuascorta.Sonotrascorsisolo57giornidall’uccisionediGiovanniFalcone. L’autorehaimmaginatoilgiudiceantimafia che, sospeso in uno spazio atemporale, rivede la sua esistenza.Comefotogrammidiunapellicola,riaffioranoiricordi conillorocaricodi dolore: la moglie Agnese e gli adorati figli, il sodalizio con il fraternoamico Giovanni Falcone e la sua amata Francesca, le vicende di quellastagione indimenticabiledelpoolantimafia,ivelenideicolleghi,l’accerchiamentodellamafia,ilsilenziodelloStato.
Il testo, frutto di un’accurata e documentata ricerca su articoli di giornale,libri,dichiarazionieintervistedellostessoBorsellino,ricostruisceunadellepaginepiùtragichedellastoriaitaliana postbellica,unaferitalacerante cheancoraoggi sanguina. Ma la mafia non ha vinto. La loro morte non è stata vana. Anzi, la barbara uccisione dei due magistrati è un ricordo vivo, ha inciso nel sangue la parola giustizia e aperto le menti e i cuori sul senso civico del dovere etico, tracciato il cammino della giustizia. Non erano eroi, né volevano esserlo. Erano, semplicemente, uomini consapevoli dell’esistenza del male e della necessità che quel male andava combattuto ad ogni costo. “È bello morire per ciò in cui si crede – scriveva Borsellino – Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. La parola drammaturgica di Pellecchia mette al bando la retorica; è la cronaca vera degli ultimi giorni di un uomo coraggioso alla ricerca della verità e in corsa contro il tempo. Il suo credere nei valori è l’eredità che ci lascia e che fa sì che la sua assenza diventi una presenza rumorosa.
“Purtroppo i giudici – avvertiva Borsellino – possono agire solo in parte nella lotta alla mafia. Se la mafia è un’istituzione antistato che attira consensi perché ritenuta più efficiente dello Stato, è compito della scuola rovesciare questo processo perverso, formando giovani alla cultura dello Stato e delle istituzioni”. Questo spettacolo vuole essere un altro tassello alla lotta per la legalità nel segno di Falcone e Borsellino, per ricordare che la loro morte non è avvenuta invano, che il loro impegno può e deve essere il nostro impegno. Falcone e Borsellino sono i testimoni del buon fare cui dobbiamo ispirarci.
Un patrimonio da non disperdere. Coltiviamo la loro memoria – come ci invita Grasso – non abbandoniamoci all’indifferenza. Con la loro guida intellettuale, professionale e spirituale possiamo riprenderci i nostri sogni e guardare con fiducia al futuro.”
L’evento è realizzato con il sostegno del Comune di Vallo della Lucania e in collaborazione con il Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati del Tribunale di Vallo della Lucania e con la Prolo Loco di Vallo della Lucania.
Per info mob. 334 3266442 Per acquisto biglietto www.postoriservato.it
Oppure c/o Corinoti Viaggi, Via Giuseppe di Vietri, 51 – Vallo della Lucania (Sa) o botteghino del Teatro la sera dello spettacolo (previa disponibilità di posti).